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Inaugurata, sotto la pioggia, nuova ala Museo nazionale

Alain Berset al momento del taglio del nastro KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) La pioggia non ha impedito oggi al consigliere federale Alain Berset e ai 2000 invitati presenti di inaugurare la nuova ala del Museo nazionale svizzero a Zurigo: un ampliamento concepito come dialogo tra presente e passato.

La facciata del nuovo edificio ricorda quella in tufo dell’edificio storico del 1898, ideata da Gustav Gull, e i pavimenti in calcestruzzo levigato della nuova ala costituiscono un’interpretazione contemporanea del pavimento a terrazzo nel vecchio edificio. “Con questo ampliamento il Museo si è parzialmente reinventato”, ha dichiarato il ministro della cultura Berset.

Il desiderio di ingrandire questa istituzione “è una costante storica”, ha detto da parte sua il direttore del Museo Andreas Spillmann, mentre Markus Notter, presidente del consiglio del Museo, ha affermato che si tratta del primo ampliamento da un secolo. A conclusione della parte ufficiale Berset ha acceso un fuoco pirotecnico che ha illuminato il cielo sopra la corte interna del Museo.

La pianificazione e la realizzazione dell’ampliamento sono durate 15 anni, per un costo di 110 milioni di franchi, su progetto elaborato dallo studio di architettura Christ & Gantenbein.

L’inaugurazione presenta due mostre: la prima, intitolata “L’Europa nel Rinascimento. Metamorfosi 1400 – 1600”, illustra la cultura del dialogo, lo scambio di idee, le trasformazioni e il transfer culturale che hanno interessato vaste regioni del continente europeo. La seconda, intitolata “Archeologia Svizzera”, presenta ai visitatori il ricco patrimonio archeologico e culturale elvetico.

Oltre a disporre di spazi espositivi moderni e polivalenti, il nuovo edificio è dotato di un Centro di studi, di una biblioteca, di un auditorium per manifestazioni aperte al pubblico e di un’offerta culinaria di qualità.

Il Centro di studi rappresenta l’anello di congiunzione tra le mostre e il Centro delle collezioni di Affoltern am Albis, che accoglie i circa 850’000 oggetti appartenenti alle varie collezioni del Museo nazionale svizzero.

Munito di posti di lavoro all’avanguardia, il centro è il luogo ideale per approfondire tematiche storico-culturali. Esso comprende una biblioteca di indirizzo storico-culturale, collezioni di studio nei campi della numismatica, della fotografia storica, della grafica e dell’archeologia, nonché un archivio tessile e una fototeca.

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