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Influenza aviaria: Svizzera e Liechtenstein prolungano misure

La Svizzera e il Liechtenstein hanno prolungato di due mesi le misure per proteggere dall'aviaria gli animali d'allevamento. KEYSTONE/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) Svizzera e Liechtenstein prolungano di due mesi, fino al 31 marzo, le misure di profilassi introdotte in novembre per proteggere gli animali da allevamento dell’influenza aviaria.

Malgrado finora non siano stati contagiati volatili da reddito nella Confederazione e nel Principato, gli Uffici della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) dei due paesi comunicano oggi di aver preso la decisione vista la situazione preoccupante in Europa.

In diversi Paesi quali Austria, Italia, Gran Bretagna e Ungheria, in cui gli uccelli selvatici sono stati colpiti da influenza aviaria del sottotipo H5N8, si sono verificati focolai tra i volatili domestici. Inoltre – aggiunge la nota – le temperature fredde favoriscono la migrazione degli uccelli selvatici.

Per evitare qualsiasi contatto tra volatili selvatici e da cortile, le mangiatoie e gli abbeveratoi devono essere situati in un pollaio chiuso, in modo che i selvatici non vi abbiano accesso.

Se ciò non fosse possibile, gli animali devono essere tenuti in locali chiusi o in sistemi di stabulazione dotati di tettoia impermeabile e di barriere laterali.

Oche e uccelli acquatici devono vivere separati dall’altro pollame domestico. Fino all’inizio di aprile sono inoltre vietati mercati ed esposizioni con pollame.

Stando alle conoscenze attuali, il virus H5N8 non è trasmissibile all’essere umano.

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