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Israele: oltre 100mila appiedati per “crisi dei treni”

(Keystone-ATS) Più di 100mila persone appiedate, 150 treni soppressi sulla linea Tel Aviv-Haifa: è il risultato della crisi politica in atto tra il premier Benyamin Netanyahu e il suo ministro ai trasporti Israel Katz.

Questo dopo lo scontro tra i due (entrambi del Likud) sui lavori ferroviari durante lo shabbat, il riposo sabbatico.

Una polemica – con il ministro favorevole ai lavori e il premier, insieme ai partiti religiosi, contrario – che ha creato una vera e propria falla nel governo tanto che Netanyahu oggi durante la riunione di governo a Gerusalemme, rivolto a Katz, ha minacciato: “non permetterò a nessuno di lanciare golpe contro di me”.

La querelle ha avuto inizio venerdì scorso quando Netanyahu – che lo scorso week end aveva invece acconsentito ai lavori di ammodernamento della ferrovia durante lo shabbat nonostante le furiose rimostranze dei partiti religiosi – questa volta ha accusato Katz di aver creato con le sue direttive inutili frizioni con i partner ortodossi della maggioranza e ha bloccato i lavori. Ora è possibile – dicono i media – che il ministro sia allontanato dal governo. I trasporti su gomma sono stati incrementati ma sono grandi le difficoltà per spostarsi da sud a nord del paese e viceversa.

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