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Italia: addio a Gil Ventura, genio del sax

(Keystone-ATS) Addio a Gil Ventura, uno tra i maggiori sassofonisti europei di musica leggera evergreen e pop music. È morto oggi a Varese in seguito alle conseguenze di una ischemia che lo aveva colpito alcuni giorni fa.

Non si contano quelli che hanno assistito ai concerti dei Beatles, sono invece pochissimi i musicisti italiani che possono vantare il privilegio di essere saliti sul palco con loro, eseguendo un assolo che li ha “stregati” al punto da essere ricambiati con una visita di cortesia nel locale dove suonava a Milano.

Gil Ventura, pseudonimo di Marcello Olmari, il 16 giugno avrebbe festeggiato 76 anni. A comunicare il decesso è stata la figlia Cristina. I funerali del musicista si svolgeranno a Corbetta (Milano), dove viveva, giovedì alle 15.00.

Il sax d’oro italiano, nel corso della sua carriera, ha suonato con le più prestigiose vedette, tra cui Patty Pravo, Iva Zanicchi, I Camaleonti, Bobby Solo, Little Tony, Fred Buongusto, Jerry Mulligan, Romano Mussolini e tanti altri.

Durante la tournée italiana del 1965 dei Beatles, Ventura ha ricevuto a Milano – come ricorda la figlia – “le personali congratulazioni di John Lennon per un magistrale assolo nel brano Shades”. “Poco dopo – prosegue Cristina Olmari – i quattro di Liverpool si presentarono all’improvviso al Charlie Max dove era solito suonare papà con Bruno Tebaldi e si mescolarono tra il pubblico. Furono anche scattate delle foto”.

Ventura iniziò la sua carriera negli anni ’60 con la Bo Bòs Band. La sua fama crebbe negli anni ’70 quando il sax conobbe una florida stagione e si creò una “rivalità” con Fausto Papetti. Anche gli album di Gil erano composti dalle migliori melodie e canzoni di quegli anni, incluse anche le colonne sonore cinematografiche e le sigle degli sceneggiati della Rai-Tv, naturalmente ri-arrangiate per sassofono e grande orchestra.

Gil Ventura, durante i concerti e le esibizioni nei teatri, nelle piazze e nei più importanti locali notturni, offriva al suo pubblico, che lo ha ricambiato per molti anni con grande affetto, un’intensa e personalissima interpretazione delle hit parade mondiali.

I suoi successi, realizzati in sala di registrazione o live, divengono “raccolte” discografiche; 50 album pubblicati e oltre 15 milioni di copie vendute che gli hanno permesso di ottenere 7 dischi d’oro. La prima rara registrazione, oggi ricercata da collezionisti ed appassionati, è del lontano 1972: l’album “Sax club n.1”, Edizioni Emi.

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