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Italia, sisma: protezione civile, bilancio sale a 278 morti

Amatrice è il comune che piange più vittime. KEYSTONE/EPA ANSA/ROBERTO SALOMONE sda-ats

(Keystone-ATS) Sono 278 i morti accertati finora del terremoto del 24 agosto: nella sola Amatrice sono 218 le vittime, mentre resta invariato il bilancio di Arquata del Tronto (49 vittime) ed Accumoli (11).

Con il passare delle ore viene aggiornata purtroppo in rialzo la conta di coloro che hanno perso la vita nel sisma che ha sconvolto il centro Italia due notti fa. Sono 238 gli estratti vivi, resta sostanzialmente invariato a 388 il numero dei feriti ospedalizzati.

Sono state 1059 le scosse di terremoto dalla notte del 24 agosto alle 17.13 di oggi – ha spiegato la Protezione civile italiana – e di queste 220 si sono verificate nella sola giornata odierna. Dieci delle repliche di oggi sono state di magnitudo tra 3 e 4, oltre a quella di stamani di 4.8.

Il suolo si è abbassato di 20 centimetri in corrispondenza di Accomoli per azione del terremoto. Dopo una forte scossa che si è registrata stamane alle 6.20, altri due ponti sono rimasti danneggiati ad Amatrice, aggravando ulteriormente la situazione delle strade. Per la Commissione Grandi Rischi, il terremoto del 24 agosto “può essere considerato come un tipico terremoto appenninico” e analizzando lo storico dei sismi avvenuti nell’Appennino centrale non vengono esclusi “possibili futuri terremoti nella regione”, anche di elevata magnitudo.

Domani il presidente italiano della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi parteciperanno ai funerali delle vittime marchigiane del terremoto nel Duomo di Ascoli Piceno. Mentre una celebrazione religiosa, senza salme, si svolgerà mercoledì 31 agosto alle 18 ad Amatrice.

Intanto, stop assoluto all’invio di nuovi aiuti, nei comuni di Amatrice e Accumoli, è stato deciso per evitare l’accumularsi di generi alimentari non necessari, in un vertice tenutosi alla Provincia di Rieti.

E in queste ore scoppia una nuova polemica sulla puntata del programma televisivo “Porta a Porta” di due sere fa, ospite il ministro Graziano Delrio: “i familiari stanno piangendo i propri cari e va in scena la vergogna sulla Tv pubblica, con Bruno Vespa che afferma che il terremoto crea Pil! Ancora più grave che il ministro Delrio non si sia alzato e se ne sia andato immediatamente, invece ha avallato una follia, ha confermato che l’Aquila oggi è il più grande cantiere d’Europa”, dicono i capigruppo Movimento 5 Stelle di Camera e Senato Laura Castelli e Stefano Lucidi.

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