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L’Ucraina vince l’Eurovision song contest

La vincitrice Jamala i KEYSTONE/EPA TT NEWS AGENCY/MAJA SUSLIN sda-ats

(Keystone-ATS) Un brano struggente, di forte impatto emotivo, per raccontare il dramma della deportazione dei tatari di Crimea sotto Stalin che ha coinvolto anche la bisnonna.

L’ucraina Jamala trionfa all’Eurovision Song Contest con ‘1944’, una canzone decisamente anti-Mosca, dopo un duello all’ultimo voto proprio con il rappresentante della Russia, Sergey Lazarev, dato per favorito alla vigilia e poi finito terzo alle spalle dell’Australia.

E il verdetto diventa un caso diplomatico: se il festival “non fosse stato politicizzato”, avrebbe vinto la Russia, attacca Konstantin Kosaciov, presidente della Commissione affari esteri del Senato di Mosca. Sarcastici i toni della portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova: per vincere la prossima edizione del concorso servirà una canzone contro “il sanguinario” presidente siriano Bashar al Assad.

Davanti a 200 milioni di spettatori, che hanno seguito la finale in diretta dalla Globe Arena di Stoccolma, la bella Susana Jamaladinova, in arte Jamala, 32 anni, ha cantato il dolore dei tatari che, accusati di collaborare con la Germania nazista, furono deportati dalla Crimea all’Uzbekistan per volere di Stalin: in soli tre giorni circa 200 mila persone, molte delle quali morirono di stenti nelle aride steppe dell’Asia centrale.

Solo negli anni ’80 sono stati autorizzati a tornare in Crimea. “Ero certa che quando si canta e si racconta la verità, si è in grado di toccare le persone”, ha commentato l’artista ucraina dopo la vittoria. Già prima della competizione, la sua canzone era finita nel mirino di Mosca perché considerata una critica indiretta all’annessione della Crimea da parte della Russia, nel 2014.

Ma Jamala ha insistito che non c’erano sottotesti e la giuria del concorso – che vieta per regolamento messaggi politici – ha ammesso il brano. ‘1944’ ha fatto centro, incassando 534 preferenze (tra giurie di tutta Europa e televoto); secondo l’australiano Dami Im (nato in Corea del Sud, con ‘Sound of Silence’) con 511 punti, terzo il russo Lazarev con 491 (con ‘You are the only one’).

Per l’Ucraina è il secondo successo all’Eurovision: la prima volta fu nel 2004, con Ruslana. La vittoria dà diritto al Paese di ospitare la competizione l’anno successivo. A un giornalista della Crimea che le ha chiesto se pensasse che il concorso nel 2017 dovrebbe tenersi nella piccola repubblica, Jamala ha risposto: “Spero che l’Eurovision si terrà in Ucraina”. E dal presidente Petro Poroshenko le è arrivato via un twitter un “grazie di cuore” per la vittoria.

Il tema dell’Eurovision di quest’anno era ‘Come Together’, un invito all’Europa a restare unita nonostante le tensioni legate ai flussi di migranti e ai crescenti nazionalismi.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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