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Migranti: Unicef, 50 mln i bambini sradicati da proprio paese

Una bambina siriana rifugiata KEYSTONE/AP/HASSAN AMMAR sda-ats

(Keystone-ATS) Sono 50 milioni i bambini nel mondo sradicati dal proprio paese, vittime di conflitti, di povertà e di violenze. Lo sottolinea l’ultimo rapporto dell’Unicef su rifugiati e migranti pubblicato oggi.

Si tratta, fra l’altro, di 10 milioni di piccoli rifugiati, di un milione di richiedenti asilo, di circa 17 milioni di sfollati interni a causa di conflitto e violenze. Altri 20 milioni sono migranti internazionali; parte di questi ultimi cercano di scappare da povertà e insicurezza sociale ed economica.

Altri bambini sono sfollati a causa di disastri naturali e altre crisi e decine di milioni di bambini sono migrati all’interno dei propri paesi e non sono compresi in questo dato. 28 milioni di bambini sono stati costretti a fuggire a causa di conflitti.

Nel 2015 erano 31 milioni i bambini migranti internazionali che vivevano fuori del proprio paese di nascita, compresi i bambini migranti volontari, rifugiati e richiedenti asilo.

Nel 2015, a livello globale, circa 1 bambino su 200 era un rifugiato, rispetto ad 1 su 350 nel 2005. Il numero di bambini rifugiati sotto il mandato dell’Unhcr è raddoppiato dal 2005 al 2015. Negli ultimi 5 anni, il numero di bambini rifugiati è aumentato di circa il 75%.

Nel 2015, 100.000 bambini non accompagnati – che hanno viaggiato da soli o separati dalle proprie famiglie – hanno superato i confini internazionali per cercare asilo, un numero tre volte maggiore rispetto al 2014.

Solo 2 paesi – Siria e Afghanistan – registrano circa la metà di tutti i bambini rifugiati nel mondo. Lo scorso anno, i dieci paesi che hanno ospitato il più alto numero di rifugiati erano in Asia e in Africa.

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