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Organizzazioni dei consumatori chiedono stop alle chiamate moleste

Un'immagine simbolica mostra alcuni impiegati di un call-center (foto d'archivio). Keystone/AP/TOBY TALBOT sda-ats

(Keystone-ATS) Le organizzazioni svizzere dei consumatori esortano ad impedire le chiamate pubblicitarie moleste, in occasione della giornata dei diritti dei consumatori, che cade oggi. Le telefonate indesiderate sono da anni motivo di grande disturbo per gli utenti.

Nonostante dal 2012 le chiamate pubblicitarie a numeri che compaiono con un asterisco sull’elenco telefonico siano fondamentalmente proibite e punibili, molti call-center continuano a chiamare per vendere prodotti e servizi, deplorano l’Associazione Consumatori della Svizzera Italiana (ACSI) e le organizzazioni partner della Svizzera tedesca e della Romandia in una nota odierna.

Secondo una stima di Swisscom, in Svizzera ci sono ogni giorno 600’000 chiamate indesiderate. In una lettera aperta le tre associazioni chiedono agli operatori di telecomunicazione elvetici di mettere a disposizione dei loro clienti un filtro per questo tipo di telefonate.

Swisscom offre già da novembre 2016 una soluzione per i suoi clienti di rete fissa sotto il nome di “Callfilter”. UPC e Sunrise esamineranno l’introduzione di una misura simile nel corso di quest’anno. Secondo Swisscom, il Callfilter ha finora riscontrato molto successo: in 100 giorni si sono abbonati oltre 100’000 clienti. Dalla sua messa in servizio nel 2016, sono state bloccate già oltre due milioni di chiamate pubblicitarie moleste.

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