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Perequazione finanziaria: accordo Cantoni per ottimizzare sistema

Donatori e i riceventi hanno accettato un compromesso Keystone/EDI ENGELER sda-ats

(Keystone-ATS) La maggioranza dei Cantoni si è accordata per migliorare il sistema di perequazione finanziaria: i donatori e i riceventi hanno accettato un compromesso per garantire la solidarietà tra di loro. Le proposte verranno presentate al Consiglio federale.

Complessivamente, la perequazione finanziaria nazionale ha dato buoni risultati, ma i Cantoni riconoscono che sono necessarie delle modifiche. L’attuale sistema non reagisce in modo adeguato alla mutazione delle disparità e “quando non vi è più equilibrio si rischia l’esplosione”, ha affermato oggi il presidente della Conferenza dei governi cantonali (CdC) Jean-Michel Cina in occasione di una conferenza stampa a Berna.

Secondo il CdC, al fine di spoliticizzare la questione, l’ammontare di compensazione destinato alla perequazione delle risorse deve essere fissato una volta per tutte nella legge, attualmente lo decide il parlamento ogni quattro anni.

I contribuiti devono essere determinati in funzione dei bisogni di compensazione e devono garantire la dotazione minima al cantone con il più debole potenziale di risorse. La dotazione minima garantita – per il CdC – deve essere fissata all’86,5% della media svizzera.

Si tratta di un compromesso tra Cantoni donatori e riceventi: il valore è al di sopra di quello attualmente previsto dalla legge (85%), ma al di sotto del valore effettivo (87,5%), ha spiegato il presidente del gruppo di lavoro istituito appositamente dalla CdC Franz Marty.

Inoltre, gli importi versati dalla Confederazione e dai Cantoni “ricchi” a quelli “poveri” verrebbero calcolati e adeguati ogni anno.

Per attenuare gli effetti legati alla messa in pratica del nuovo sistema la Cdc prevede un periodo transitorio di tre anni. Ventuno cantoni hanno approvato il rapporto del gruppo di lavoro; quattro lo hanno rifiutato e uno si è astenuto. Il rapporto verrà presentato al Consiglio federale: la CdC vuole proporre di prendere in considerazione tali riflessioni nei lavori in corso.

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