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Pernottamenti in calo nel primo semestre, quasi stabili in Ticino

Pernottamenti in calo in Svizzera nel primo semestre, quasi stabili in Ticino (foto d'archivio). KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Turismo in calo in Svizzera nel primo semestre: il settore alberghiero ha registrato 16,8 milioni di pernottamenti, con una flessione dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La contrazione è dovuta agli ospiti stranieri (2,5%), mentre ha tenuto la domanda indigena (+0,5%)

Stando ai dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST) a livello regionale il Ticino segna un leggero passo indietro (-0,1% a 916’190 notti, pari a un regresso di 678 notti), assai inferiore a quello della prima parte del 2015 (-5,2%).

Si confermano quest’anno in forte difficoltà le regioni di montagna quali Grigioni (-4,5%), Vallese (-3,7%) e Oberland bernese (-3,6%), mentre in contro tendenza sono città come Ginevra (+0,2%) e soprattutto Zurigo (+1,6%).

Se gli svizzeri hanno risposto “presente” (7,7 milioni di notti, +36’000), a mancare nelle principali regioni turistiche sono stati gli stranieri: le 9,1 milioni di notti registrate sono 234’000 in meno che nei primi sei mesi del 2015. La Germania registra il maggiore calo di tutti i Paesi di provenienza in termini assoluti, con una flessione di 136’000 notti (-6,8%).

Arretramenti notevoli concernono anche la Russia (-37’000, -17%), il Belgio (-22’000, -7,4%), i Paesi Bassi (-19’000, -6,4%) e la Francia (-11’000, -1,7%). Buone nuove giungono per contro dal Regno Unito (+28’000, +3,3%) e dagli Usa (+44’000, +5,6%).

Mantenendo lo sguardo fuori dall’Europa, la Cina accusa un calo di 80’000 pernottamenti (-14%), l’India di 12’000 (-3,4%) e il Brasile di 23’000 (-18%). Sul fronte opposto, Corea del Sud (+9500; +6,8%) e i Paesi del Golfo (+8200; +3,6%) presentano una progressione.

L’UST ha pubblicato anche i dati relativi al solo mese di giugno. Sono state registrate 3,1 milioni di notti, con una contrazione su base annua del 3,2% che gli specialisti dell’ufficio di statistica spiegano con la meteo piovosa. L’effetto è stato infatti immediato sulla domanda della clientela indigena (-3,3% a 1,3 milioni), che presenta un arretramento analogo a quella straniera (-3,2% a 1,8 milioni). A questo proposito importanti sono stati i cali dei Paesi del Golfo (-50%), Cina (-19%), India (-10%) e Germania (-6,5%). Sono per contro aumentati gli ospiti provenienti da Stati Uniti (+7,9%) e Corea del Sud (+21%).

Nove regioni su quattordici hanno registrato delle diminuzioni rispetto a giugno 2015. Il Ticino mostra un calo dell’1,7% (a 235’344 notti), ma ancora peggio è andata alla zona di Lucerna (-5,9%), all’Oberland bernese (-6,6%), ai Grigioni (-8,4%) e al Vallese (-10%). Aumenti sono stati per contro osservati a Ginevra (+0,4%), Vaud (+1,9%) e Berna (+4,2%).

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