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Posta: pagamenti al postino costano oltre 20 milioni

Susanne Ruoff, Ceo della Posta. KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) La Posta dovrà sborsare oltre 20 milioni di franchi per permettere ai suoi clienti di compiere versamenti in contanti al portalettere nelle località sprovviste di uffici postali.

Questo servizio, attualmente poco sfruttato, sarà però mantenuto solo fino a quando gli utili dell’ex regia federale non diminuiranno troppo, avverte la direttrice del gigante giallo Susanne Ruoff, che in un’intervista alla NZZ am Sonntag non rivela quali siano i risparmi permessi dalla trasformazione degli uffici in agenzie.

Il cantiere della Posta che più fa discutere è il passaggio, nei prossimi tre anni, da una rete di circa 1320 uffici a una di 800-900. Per limitare i disagi alla clientela, l’ex regia intende potenziare l’offerta dei pagamenti in contanti al portalettere, oggi già disponibile nelle località con servizio a domicilio. “L’esperienza mostra però che solo un piccolo gruppo (di clienti) auspica questa prestazione”, dice Ruoff.

La direttrice della Posta stima che il costo per compensare la chiusura degli uffici sarà “ben superiore ai 20 milioni di franchi”. “Fino a quando il margine di manovra sarà sufficiente, l’azienda non rinuncerà a questo compromesso. Ma se l’utile dovesse continuare a diminuire non potremo più investire”.

Nell’intervista Ruoff rifiuta di rivelare i risparmi realizzati con la trasformazione degli uffici in agenzie perché gli accordi della Posta con i partner, spesso negozi, sono confidenziali.

Le informazioni su quali uffici saranno chiusi o trasformati in agenzie saranno note in estate. Le discussioni con i Cantoni proseguono, afferma, aggiungendo che la Posta non vuole comportarsi da “dittatore”, ma cerca il dialogo, anche se la decisione finale è di sua competenza.

L’ex regia lo scorso anno ha realizzato un utile di 558 milioni di franchi, in calo di 87 milioni su base annua. Ruoff è preoccupata per il fatto che PostFinance, che più degli altri comparti è responsabile del risultato positivo, quest’anno nuovamente non dovrebbe raggiungere gli obiettivi fissati.

Per rimanere redditizia, PostFinance deve trovare “nuovi ricavi indipendenti dai tassi”. A lungo termine ciò comprende “la partecipazione in imprese innovative attive nella fintech”.

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