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San Gottardo: sindacati europei dei ferrovieri temono il dumping

Chiasso: azione sindacato SEV (foto del comunicato SEV) Keystone//Francesca Agosta sda-ats

(Keystone-ATS) Sindacalisti europei dei ferrovieri hanno occupato simbolicamente oggi i binari delle stazioni merci di Basilea Muttenz e Chiasso per sostenere il principio che al personale estero deve essere riconosciuto il salario del Paese in cui il lavoro viene svolto.

L’azione rientra nel quadro dell’apertura della galleria di base ferroviaria del San Gottardo, ha indicato il Sindacato del personale dei trasporti SEV. Sindacalisti svizzeri, italiani e tedeschi hanno bloccato simbolicamente il traffico merci nelle stazioni di smistamento delle due località.

Si sono posti davanti a una locomotiva in partenza con uno striscione dove si chiedevano “Salari svizzeri sui binari svizzeri – a maggior ragione al San Gottardo”. Se le rivendicazioni non saranno ascoltate, vi saranno altre azioni, ha dichiarato Giorgio Tuti, presidente del SEV.

Grazie alla nuova galleria ferroviaria, in Svizzera si riducono le distanze. Quando sarà aperto anche il tunnel del Ceneri, un macchinista potrà attraversare la Svizzera senza pause e senza violare le disposizioni sulla durata del lavoro, ha fatto notare Tuti a Basilea. Il sindacalista teme il dumping salariale nel traffico di transito perché in Germania e Italia i macchinisti hanno salari più bassi.

“Nel traffico nazionale, con i contratti collettivi di lavoro abbiamo ottenuto buone garanzie per il personale viaggiante”, ha rilevato a Chiasso la vicepresidente del SEV Barbara Spalinger. Ora si tratta di ancorare il principio “sui binari svizzeri salari svizzeri” anche nel traffico di transito, ha aggiunto.

“Chiediamo che per il tempo in cui un lavoratore è impiegato oltre frontiera gli siano pagati i salari del Paese in cui lavora”, le ha fatto eco a Basilea Alexander Kirchner, presidente del sindacato tedesco dei ferrovieri e del personale dei trasporti (EVG).

I rappresentanti dei lavoratori vogliono evitare una situazione come quella dei trasporti stradali, dove autisti di bus e camion sono assunti nei Paesi a bassi salari e guidano in tutta l’Europa. Una tendenza analoga si delinea per il traffico ferroviario, rileva l’EVG. L’azione era sostenuta anche dalla centrale sindacale europea a Bruxelles.

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