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Sondaggi: guadagna terreno il “no” alla RI imprese III

Attesa per il voto del 12 febbraio KEYSTONE/EDI ENGELER sda-ats

(Keystone-ATS) A meno di due settimane dal 12 febbraio continua a rimanere incerta la sorte della terza riforma dell’imposizione delle imprese (RI imprese III), anche se il “no” guadagna terreno. Molti svizzeri sono ancora indecisi, sottolineano due sondaggi pubblicati oggi.

Secondo la seconda inchiesta dell’istituto gfs.bern, incaricato da SRG SSR, il 45% dei cittadini è propenso ad accettare la riforma, il 44% a respingerla e l’11% non ha ancora deciso. Gli avversari guadagnano terreno (+9%), mentre i “sì” ne perdono (-5%).

Se questa tendenza prosegue il testo verrà respinto, sostiene l’istituto precisando che il risultato finale dipenderà dalla scelta degli indecisi. Se si fosse votato a fine gennaio la partecipazione si sarebbe attestata al 47%.

Il terzo sondaggio di Tamedia mostra invece un leggero vantaggio degli oppositori, con un 47% di “no” e un 45% di “sì”. Rimane però ancora un 8% di indecisi.

La riforma, che entrerebbe in vigore nel 2019, è stata lanciata sotto la pressione dell’Organizzazione per la cooperazione lo sviluppo economico (OCSE) e dell’Unione europea. Essa mira a rimpiazzare gli statuti fiscali privilegiati, contestati a livello internazionale, con degli alleggerimenti fiscali per tutte le aziende. La sinistra, che ha lanciato un referendum, sostiene che si tratta di un progetto totalmente disequilibrato che causerà delle perdite fiscali.

Per quanto riguarda gli altri due oggetti sottoposti in votazione, i sondaggi prevedono un “sì”. Secondo la SRG SSR la naturalizzazione agevolata dei giovani stranieri di terza generazione è sostenuta dal 66% dei partecipanti al sondaggio, mentre il 31% la respinge e il 3% si dice indeciso. Il “sì” ha però perso terreno (-8%), mentre il “no” ne ha guadagnato (+10%). Tamedia dal canto suo sostiene che il tasso di approvazione si attesta al 55% e quello di rifiuto al 44%.

Secondo gfs.bern i cartelloni con il burqa affissi dall’UDC per la campagna al “no” hanno influenzato le intenzioni di voto. Tuttavia le decisioni sembrano già essere prese poiché per Tamedia non resta che un 1% di indecisi e per SRG SSR un 3%.

Il testo mira a conferire alla Confederazione la competenza di facilitare la naturalizzazione degli stranieri di terza generazione. Una piccola parte degli immigrati potrà beneficiare di una procedura facilitata.

Il terzo oggetto in votazione, la creazione di un Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), è sostenuto – secondo la SRG SSR – dal 62% dei sondati contro il 28%. Per Tamedia il 60% è favorevole contro il 34% di “no”.

Il fondo finanzierà la manutenzione, l’adeguamento e l’ampliamento delle reti stradale, compresi i contributi ai trasporti pubblici negli agglomerati. Il testo prevede un aumento di 4 centesimi delle tasse sui carburanti.

I due sondaggi si distinguono sia per la metodologia che per il periodo di raccolta dei dati. Quello della SRG SSR è stato fatto telefonicamente tra il 18 e il 25 gennaio e ha coinvolto 1423 persone. Il margine d’errore è di +/- 2,7%. Tamedia, con i politologi Lucas Leemann e Fabio Wasserfallen, ha invece interrogato online 8996 persone tra il 26 e il 27 gennaio. I dati sono poi stati ponderati secondo variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d’errore si situa a +/- 1,5%.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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