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Spagna: tensione e scontri a Barcellona e Madrid

Nuova giornata di manifestazioni e tensione ieri in Spagna, con una imponente protesta a Barcellona, dove si sono infiltrati gruppi violenti, e scontri a Madrid. In cinque giorni risultano 83 arresti in tutta la Catalogna e 182 feriti, di cui 152 nel capoluogo. KEYSTONE/EPA EFE/ENRIC FONTCUBERTA sda-ats

(Keystone-ATS) Nuova giornata di manifestazioni e tensione ieri in Spagna, con una imponente protesta a Barcellona, dove si sono infiltrati gruppi violenti, e scontri a Madrid, dove un corteo di indipendentisti è stato caricato dalla polizia.

Iniziato in modo pacifico per portare avanti la protesta contro la condanna dei nove leader indipendentisti, il corteo di Barcellona è degenerato nella notte, quando piccoli gruppi più violenti hanno iniziato a dare fuoco ai cassonetti, lanciare sassi contro la polizia e distruggere ciò che trovavano sul loro tragitto. Lasciando dietro di sé fiamme e cartelli stradali divelti.

I Mossos hanno caricato, cercando di fermare i gruppi di incappucciati sparando proiettili di gomma, mentre i pompieri tentavano di spengere le fiamme. Tutto ciò mentre proseguiva davanti all’Arco di Trionfo la manifestazione pacifica con centinaia di persone.

Una situazione quasi surreale con una zona della città completamente pacifica, dove i manifestanti seduti a terra cantavano slogan contro la condanna dei loro leader e contro l’Alta Corte, e un’altra, poco distante, con uno scenario completamente diverso: continue cariche della polizia e scene da vera e propria guerriglia urbana, rimandate dalle dirette sui siti e sui social.

Simile lo schema a Madrid dove un corteo, meno corposo di quello di Barcellona, era iniziato in modo pacifico nel tardo pomeriggio da Atocha, diretto a Puerta del Sol, nel cuore della capitale spagnola. Poi la tensione è salita e i Mossos hanno caricato i manifestanti. Sui social hanno iniziato a girare immagini di dimostranti feriti con il volto insanguinato.

“Nessuna forma di violenza ci rappresenta e rappresenta l’esercizio della democrazia e della libertà”, aveva detto in mattinata il presidente della Catalogna Quim Torra, sottolineando tuttavia che “la causa della libertà è inarrestabile e andremo fino a dove il popolo della Catalogna vorrà andare”.

In cinque giorni di scontri risultano 83 arresti in tutta la Catalogna e 182 feriti, di cui 152 nel capoluogo.

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