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TPF e caso Behring, ricusazione giudici infondata

Il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona (foto d'archivio). Keystone/KEYSTONE/TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI sda-ats

(Keystone-ATS) Le richieste di ricusazione dei giudici del Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona, nel procedimento contro il finanziere basilese Dieter Behring, sono state respinte in quanto infondate dalla Corte dei reclami penali dello stesso TPF.

Il legale di Behring lo scorso giugno aveva avanzato la richiesta di ricusazione di due giudici e del presidente del tribunale. In sostanza il legale aveva denunciato per falsa testimonianza il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber esprimendo il sospetto che nel 2012 il TPF e il Ministero pubblico della Confederazione avessero trovato un’intesa per portare avanti il procedimento penale solo nei confronti di Behring, lasciando invece cadere quelli avviati contro altre nove persone implicate nella vicenda. Secondo la Corte dei reclami penali, per una denuncia occorrono sospetti qualificati, che non ci sono stati.

Dieter Behring, finanziere basilese, è accusato di aver truffato con un sistema piramidale 2000 investitori per complessivi 800 milioni di franchi tra il 1998 e il 2004. Il pubblico ministero ha chiesto sei anni e nove mesi di reclusione per truffa per mestiere e riciclaggio di denaro. Il difensore ha chiesto l’archiviazione del caso o alternativamente il proscioglimento dell’imputato. Per la sentenza del Tribunale penale federale bisognerà attendere fino al 30 settembre.

(sentenza BB.2016.260 e 266 del 07.07.2016)

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