Prospettive svizzere in 10 lingue

Unicef, 250 mln di ragazzi crescono fra guerre e conflitti

(Keystone-ATS) Sedici milioni di bambini sono nati lo scorso anno in aree in conflitto, 250 milioni di ragazzi e ragazze nel mondo crescono in aree di crisi.

Lo sottolinea l’Unicef precisando – in una nota – che “dalla Seconda guerra Mondiale, mai come oggi così tanti bambini subiscono le conseguenze di conflitti, crisi e disastri naturali”. Inoltre molti bambini sono esposti a rischi di disastri naturali come siccità, inondazioni e epidemie. Allo stesso tempo la complessità e la durata delle emergenze sono aumentate ovunque, in Afghanistan, Siria, Yemen o Sudan. Ricordando i dati del rapporto annuale, l’Unicef ricorda, fra l’altro: – In media ogni giorno 4 scuole o ospedali sono obiettivi di attacchi armati. Solo nel 2014 in Afghanistan sono stati registrati 164 attacchi a scuole. Nello stesso periodo in Iraq ci sono stati 67 attacchi. In Nigeria, dall’inizio delle violenze, il gruppo terroristico di Boko Haram ha distrutto o danneggiato 1.200 scuole e ucciso oltre 600 insegnanti. – In Siria, nel 2015, l’Unicef ha verificato oltre 1.500 violazioni gravi dei diritti dei bambini – ed è solo la punta dell’iceberg. Nel 60% dei casi, i bambini sono stati uccisi o mutilati da bombe lanciate in aree densamente popolate. Un terzo delle vittime sono state uccise sulla strada per andare a scuola. – Circa il 20% dei bambini colpiti da conflitti in Medio Oriente sono a rischio di sviluppare problemi di salute mentale, tra il 3 e il 4% rischiano di sviluppare problemi seri se non riceveranno aiuto. – Nel 2015, l’Unicef ha coordinato 310 operazioni di emergenza a livello globale in 102 paesi colpiti da conflitto, crisi o disastri naturali. “La protezione dei bambini e i programmi per l’istruzione sono un’ancora di salvezza per milioni di bambini nei paesi colpiti da crisi”, ha detto Cornelius Williams, Responsabile Unicef dei programmi di protezione dei bambini. “I bambini spesso sono incredibilmente resilienti. Se hanno a disposizione spazi sicuri dove giocare e imparare, possono crescere e svilupparsi anche se hanno vissuto le esperienze peggiori”.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR