Prospettive svizzere in 10 lingue

Ultimo giorno della Giungla, tensioni e scontri a Calais

Sul terreno sono schierati 1250 agenti, al fianco dei 2100 colleghi già presenti sul posto, per evitare ogni incidente. Keystone/AP/EMILIO MORENATTI sda-ats

(Keystone-ATS) Freddo e pioggia sulla ‘Giungla’ di Calais, la più grande bidonville di migranti d’Europa, che domani a partire dalle 8 verrà smantellata.

C’è tensione, i servizi della prefettura distribuiscono da stamattina volantini informativi, affluiscono i bus ma i 6’000-8’000 migranti non sanno ancora dove verranno trasferiti. E non smettono di sognare ancora, anche in extremis, l’approdo in Gran Bretagna.

La missione degli “informatori” è quasi impossibile, la maggior parte dei migranti presenti nel fango di Calais non parla francese ed è un’impresa spiegare loro che andranno a finire in centri all’altro capo della Francia.Per questo sono 1250 gli agenti schierati sul terreno al fianco dei 2100 colleghi già presenti sul posto per evitare ogni incidente. Ieri sera, all’interno del campo, alcune persone hanno già lanciato sassi contro la polizia, che si è difesa lanciando gas lacrimogeni.

Gli interrogativi più pesanti riguardano i 1291 minorenni senza famiglia presenti nel campo (39 sono partiti già oggi per la Gran Bretagna) e le 300 persone che hanno familiari nel Regno Unito e chiedono di raggiungerli. In teoria, l’insieme dei migranti verrà dislocato in 280 centri di accoglienza e orientamento (i CAO) con capacità totale di 7500 posti, dalla Normandia, al sud, alla regione di Parigi.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR