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USA: Trump la spunta sui costi con Boeing e Lockheed

Donald Trump (foto d'archivio) Keystone/AP/EVAN VUCCI sda-ats

(Keystone-ATS) Donald Trump la spunta con Boeing e Lockheed. I due colossi della difesa assicurano al presidente eletto degli Stati Uniti che i costi per l’Air Force One e gli F-35 saranno accessibili. Anzi possono essere ridotti.

”L’Air Force One può costare meno di 4 miliardi di dollari” ammette l’amministratore delegato di Boeing, Dennis Muilenburg, incontrando Donald Trump a Mar-a-Lago dopo le critiche ricevute nei giorni scorsi, quando il magnate con un tweet ha definito i costi dell’aereo presidenziale ”fuori controllo” chiedendo la cancellazione del contratto.

“Boeing e Trump condividono gli stessi interessi”, mette in evidenza Muilenburg, precisando che la società e il presidente eletto lavorano insieme per un accordo. L’aereo presidenziale ”lo produrremo per meno. Ho dato al presidente eletto il mio personale impegno da parte della società”.

L’attacco di Trump ai costi dell’aereo aveva preceduto di alcuni giorni l’annuncio dell’intesa storica di Boeing in Iran, con un accordo per la vendita di 80 velivoli per un totale di 16,6 miliardi di dollari.

Nell’annunciare l’intesa Boeing ha messo in evidenza l’impatto positivo che l’accordo può avere per la creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti, cercando di minimizzare il fatto che l’accordo fosse con l’Iran e fosse stato raggiunto grazie all’accordo sul nucleare, che Trump vorrebbe rivedere.

L’incontro è durato più di un’ora. In seguito Trump ha incontrato anche il numero uno di Lockheed, Marilyn Hewson, in quello che sembra un chiaro tentativo di far pace con l’industria della difesa. ”Sto cercando di far scendere i costi degli F-35”, affermato Trump. ”Siamo impegnati a rendere gli F-35 convenienti. Ho apprezzato l’occasione di parlare dell’importanza del programma degli F-35 e i progressi nel ridurne i costi”, ha messo in evidenza Hewson.

Lockheed infatti è stata duramente criticata la scorsa settimana da Trump per i costi ”fuori controllo degli F35”. Parole che hanno gelato il titolo Lockheed in Borsa, arrivato a bruciare in una sola seduta 4 miliardi di dollari. Lockheed si era difesa dall’attacco spiegando come l’F-35 è meno costoso di qualsiasi aereo di quarta generazione al mondo, e aprendo al dialogo con Trump.

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