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Volkswagen: procura Braunschweig, cercò di distruggere carte

Nuove grane per Volkswagen. KEYSTONE/EPA DPA/JULIAN STRATENSCHULTE sda-ats

(Keystone-ATS) All’inizio del dieselgate alla Volkswagen si cercò di eliminare documenti che avrebbero potuto danneggiare l’azienda. Lo scrive la Süddeutsche Zeitung.

La procura di Braunschweig ha aperto un’inchiesta contro un collaboratore di Vw per soppressione di atti e intralcio alla giustizia. La stessa procura ha confermato l’indiscrezione.

Secondo ricerche compiute dal pool giornalistico investigativo della Süddeutsche Zeitung e delle tv pubbliche regionali Ndr e Wdr, l’accusato sarebbe un avvocato di alto rango di Volkswagen.

Secondo quanto riferito al quotidiano di Monaco dal portavoce della procura di Braunschweig, Klaus Ziehe, la nuova inchiesta si basa su quanto emerso dagli interrogatori finora compiuti nell’ambito dello scandalo del dieselgate. Secondo quanto accertato finora, dati e documenti compromettenti sarebbero stati copiati su schede di memoria, in parte poi restituite. “Finora la procura non ritiene che la perdita di dati sia tale da compromettere o ostacolare in maniera determinante le indagini sul dieselgate”, ha concluso Ziehe.

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