Prospettive svizzere in 10 lingue

‘Un negazionista alla guida’, bufera sul Front National

La candidata alle presidenziali Marine Le Pen KEYSTONE/AP/CLAUDE PARIS sda-ats

(Keystone-ATS) Il duello per l’Eliseo è una battaglia a colpi di immagine. L’ha lanciata ieri Marine Le Pen, andando a sfidare Emmanuel Macron durante una visita nella fabbrica in disarmo Whirlpool, davanti agli operai furiosi.

Oggi la Le Pen in barca con i pescatori, Macron a discutere e poi a giocare a calcetto con i ragazzi di banlieue. Sui sondaggi, tutto questo agitarsi non incide: la quotidiana indagine Ifop – partita lunedì con 60% Macron e 40% Le Pen – non si sposta: 60,5 a 39,5%.

Non incide neppure la stima a 5 milioni di euro della cifra che l’Unione europea reclama a Marine Le Pen per gli stipendi da assistenti di Strasburgo a persone che lavoravano in realtà per il partito. Più difficili da gestire in queste ore le polemiche sul nuovo presidente del Front National dopo la sua autosospensione, il “negazionista” Jean-Francois Jalkh.

Alba in mare aperto, questa la scelta di Marine Le Pen per cominciare un’altra giornata campale, che si conclude a Nizza con un comizio serale: la candidata è salpata su un peschereccio a Grau-du-Roy, nel sud, una delle terre in cui la Le Pen ha fatto il pieno di voti al primo turno.

“Non consegniamo il paese a un giovane trader”, ha detto attorniata dai pescatori, “lui ha la freddezza delle grandi aziende che licenziano senza scrupoli”. La nuova strategia di ‘En Marche!’ però è di non lasciar passare più nulla: “Uscire dall’Europa segnerebbe la fine della pesca francese”, ha twittato Macron.

Pomeriggio a Sarcelles, banlieue di Parigi, per l’ex ministro, in visita ad un centro di sport e inserimento per ragazzi. Un ambiente non facile, una zona dove Macron ha preso meno voti di Melenchon e Fillon. Ma un terreno dove Marine Le Pen è invisa e dove lui ha potuto ricordare le proposte di ‘En Marche!’ per i quartieri difficili: 15.000 euro di premio per 3 anni a chi assume a tempo indeterminato giovani di banlieue, dimezzamento del numero di studenti nelle classi delle elementari, assunzione di 10.000 poliziotti e gendarmi.

Come ha fatto ieri con successo alla Whirlpool, Macron è tornato al bagno di folla, stavolta con adolescenti che gli ponevano domande difficili, poche sillabe ma lo sguardo deciso. Lui ha avuto risposte per tutti, spiegando che se è “insopportabile” la discriminazione per chi viene dai quartieri duri, loro – i ragazzi – devono pensare a studiare e ad avere una formazione seria”.

“Lei qui non ci viene – ha detto poi attaccando l’avversaria – lei vuole solo che restiate qui così o che ve ne andiate”. Poi la stoccata sul nuovo presidente del Front e sui dubbi che nutriva in una vecchia intervista sullo sterminio di massa nazista: “Non le consentirò di minimizzare la realtà del Fn, un partito xenofobo. Ha messo alla testa del partito qualcuno che ha espresso posizioni estremamente gravi”.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR