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Aerei da combattimento: GSsE, no a cambiali in bianco, referendum

Il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) è pronto a chiamare in causa il popolo per opporsi ai progetti del Consiglio federale relativi all'acquisto di un nuovo velivolo da combattimento KEYSTONE/EPA MTI/SANDOR UJVARI sda-ats

(Keystone-ATS) No a cambiali in bianco da miliardi di franchi: il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) è pronto a chiamare in causa il popolo per opporsi ai progetti del Consiglio federale relativi all’acquisto di un nuovo velivolo da combattimento.

L’organizzazione esige che il governo presenti una decisione contro cui sia possibile lanciare il referendum.

Senza procedere a una valutazione preliminare di quanti e di quali aerei da combattimento la Svizzera abbia effettivamente bisogno, il Consiglio federale propone alla carlona un budget miliardario, scrive GSsE in un comunicato odierno.

Secondo l’associazione la cifra esorbitante di 8 miliardi di franchi è un affronto nei confronti dei votanti, che nel maggio 2014 aveva respinto alle urne l’acquisto dei Gripen, per un valore di 3,1 miliardi.

Il segretario del GSsE Lewin Lempert si dice indignato. “Il Consiglio federale intende dare al Dipartimento della difesa un assegno miliardario in bianco senza nemmeno sapere cosa farà con i soldi”, afferma Lempert, citato nella nota. “Concedere un credito di miliardi senza imporre vincoli a un dipartimento che fa riparare vecchi camion al doppio del prezzo di acquisto è segno di negligenza e rappresenta una schiaffo in faccia ai contribuenti onesti.”

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