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Amnesty: no all’applicazione alla cieca del regolamento Dublino

Denise Graf, esperta di asilo di Amnesty Svizzera KEYSTONE/TI-PRESS/BENEDETTO GALLI sda-ats

(Keystone-ATS) I membri della Sezione svizzera di Amnesty International, riuniti in Assemblea generale a Basilea, hanno adottato un appello contro “l’applicazione alla cieca del trattato di Dublino”.

La Svizzera, si legge in un comunicato odierno, è il paese d’Europa che procede al maggior numero di rinvii: nel corso degli ultimi sei anni, afferma AI, le autorità hanno rinviato 19’517 persone verso altri paesi europei, ciò che rappresenta il 15% dei richiedenti asilo arrivati in Svizzera. A termine di paragone, i rinvii effettuati in Germania rappresentano solo il 3%.

“La Svizzera applica il regolamento Dublino in modo troppo rigido”, ha fatto sapere Denise Graf, esperta di asilo di Amnesty Svizzera. “Questo formalismo eccessivo ha un impatto negativo non solo sulla salute fisica e psichica di queste persone, ma sfocia pure in violazioni dei diritti fondamentali e dei diritti dell’infanzia”.

I militanti di Amnesty Svizzera hanno pure chiesto la creazione di una legge anti-discriminatoria per la protezione dei diritti delle persone LGBTI (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender e Intersessuali) e rivendicato la liberazione dei giornalisti imprigionati in Turchia.

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