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Anziani ticinesi e romandi si considerano in buona salute

I pensionati ticinesi e romandi si considerano in buona saluta. Preoccupano invece gli ultra ottantenni (immagine d'illustrazione) KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) La maggior parte degli “over 65” nella Svizzera latina si considera in buona salute. Lo dice un rapporto dell’Osservatorio svizzero della salute (Obsan), secondo cui i risultati potrebbero incidere sulle politiche cantonali in materia di promozione della salute.

Il rapporto, commissionato dai cantoni Ticino, Neuchâtel, Giura, Friburgo e Ginevra, presenta lo stato di salute fisica e psichica di persone oltre i 65 anni, così come i comportamenti che influiscono sullo stile di vita delle persone interrogate.

Basandosi sulle cifre dell’Indagine sulla salute in Svizzera del 2017- condotta dall’Ufficio federale di statistica (UST) – l’Obsan rileva che il 69% dei 1692 anziani intervistati si sente in buona salute e il 54% dice di avere un livello elevato di energia e vitalità. I problemi più frequenti, sono in particolare l’ipertensione arteriosa, artrosi e artrite, nonché il tasso di colesterolo troppo elevato.

Tra gli aspetti positivi emerge come la proporzione di persone che svolge una sufficiente attività fisica sia aumentata tra il 2002 (45%) e il 2017 (65%). Tuttavia, un anziano su due è in sovrappeso.

Visite dal medico

Secondo lo studio, l’86% delle persone di 65 anni e oltre si rivolge a un medico di medicina generale almeno una volta all’anno. In media si rilevano 2,8 consultazioni per medico generico per persona e per anno, spiega l’Osservatorio, precisando che nel 2012 tale dato si attestava a 3,5.

Il 15% degli intervistati ha poi indicato che negli ultimi 12 mesi ha fatto ricorso ad un servizio d’urgenza e la metà di essi è stata anche ospedalizzata. Più di un intervistato su cinque ha ricevuto cure o aiuto a domicilio (da parte di parenti o di organizzazioni professionali), mentre il 16% ha beneficiato di un aiuto per le attività domestiche.

Dal rapporto emerge inoltre che il 30% degli intervistati ha assunto almeno tre tipi di farmaci negli ultimi sette giorni, mentre il 19% ha assunto almeno un farmaco psicotropo.

Ultraottantenni più vulnerabili

Le maggiori limitazioni, sottolinea l’Obsan, si manifestano soprattutto oltre gli 80 anni: il 15% di queste persone ha difficoltà a fare un bagno o una doccia, il 16% ha difficoltà a camminare per 200 metri e il 26% riscontra difficoltà ad utilizzare i mezzi pubblici.

A preoccupare sono anche le cadute, poiché un ultraottantenne su quattro ha ammesso di essere caduto almeno una volta nel corso degli ultimi dodici mesi.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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