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Aumenta ancora fiducia analisti nel futuro dell’economia svizzera

(Keystone-ATS) Migliora ulteriormente la fiducia degli analisti finanziari riguardo al futuro dell’economia svizzera: è l’indicazione che emerge dall’indice sulle prospettive economiche calcolato da UBS e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra gli esperti.

L’indicatore principale si è attestato in aprile a +17,6 punti, 6,1 punti più di marzo, emerge dalle informazioni diffuse oggi. Si è di fronte al sesto aumento mensile consecutivo, con l’indicatore che si conferma in territorio positivo, zona in cui era entrato nel febbraio scorso per la prima volta dal febbraio 2022. “Sono i segnali di un crescente ottimismo congiunturale”, commentano gli specialisti di UBS.

Andando nei dettagli, il 38,2% degli interrogati in aprile pronostica un miglioramento della situazione congiunturale nei prossimi sei mesi, il 20,6% un peggioramento, mentre il 41,2% è convinto che non vi saranno cambiamenti (valori che determinano poi l’indice complessivo: 38,2 meno 20,6 = +17,6). Rispetto a marzo sono aumentati sia gli ottimisti (+9,6 punti) che – meno – i pessimisti (+3,5 punti), mentre sono diminuiti coloro che puntano sullo status quo (-13,1 punti).

La fiducia per il futuro elvetico si accompagna a un’analisi stabile per l’Eurozona (+23,6). Pure la Cina presenta un valore positivo (un identico +23,6), in lieve miglioramento, mentre gli Stati Uniti arrancano (-23,5), con una netta flessione nel paragone con marzo. Più splendente, nel confronto mensile, è il giudizio sulla situazione congiunturale elvetica attuale, con un indice che sale di 6,6 punti a +17,7.

Particolarmente importanti sono i segnali per quanto riguarda il rincaro: l’inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 2,9% del campione, mentre il 14,7% si aspetta un calo e l’82,4% stabilità. I tassi d’interesse sono attesi in contrazione nel corto termine (70,6%), mentre sul lungo periodo la quota più consistente (55,9%) punta sull’assenza di variazioni. Dopo il taglio a sorpresa del tasso guida operato in marzo dalla Banca nazionale svizzera (BNS) la maggioranza degli esperti ai aspetta ulteriori due abbassamenti del costo del denaro.

Il 47,1% degli interrogati (-16,5 punti rispetto a marzo) prevede inoltre un incremento dell’indice di borsa elvetico SMI nei prossimi sei mesi, il 23,5% punta su valori stabili e il 29,4% su una contrazione. Sul fronte valutario, il 38,2% si aspetta un rafforzamento del franco rispetto all’euro, il 23,5% un indebolimento e il 38,2% ritiene che non vi saranno cambiamenti nel corso. Riguardo alla disoccupazione il 30,3% vede una crescita dei senza lavoro, il 69,7% una stagnazione e nessuno un calo.

Al sondaggio, effettuato fra l’11 e il 18 aprile, hanno partecipato 34 analisti della comunità finanziaria elvetica. L’inchiesta in questione viene realizzata dal gennaio 2017: fino all’agosto 2023 partner di CFA era Credit Suisse, ora è UBS, banca che ha rilevato il concorrente.

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