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Borsa svizzera: chiude incerta, SMI -0,47%

Appesantito dalla sua big Nestlé, lo SMI ha vissuto una seduta in rosso. KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha dato il la alla settimana con una seduta archiviata senza una precisa direzione. L’indice dei valori guida SMI ha chiuso cedendo lo 0,47% a 11’209,84 punti, ma il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,02% a 14’401,23 punti.

Pur con performance diversificate, le principali piazze europee hanno faticato a prendere il volo in un contesto dove il Covid-19 gioca ancora da protagonista. Un certo nervosismo incombe poi sugli investitori a tre giorni dalla riunione della Banca centrale europea, occasione in cui la presidente Christine Lagarde spiegherà come intende adattare la politica monetaria dell’istituto di fronte all’aumento dell’inflazione.

Sul fronte interno la giornata è stata interlocutoria: da domani e per il resto della settimana invece, varie blue chip presenteranno i propri conti trimestrali. Lo SMI è stato in particolar modo appesantito da Nestlé (-2,04% a 106.48 franchi), la cui azione veniva scambiata senza la cedola del dividendo. Per quanto riguarda gli altri due pesi massimi difensivi, non si è allontanata di molto dalla linea di demarcazione Novartis (+0,09% a 80.94 franchi), mentre Roche ha ostentato leggermente più brillantezza della concorrente (+0,36% a 310.30 franchi).

Poco ispirato il settore bancario, con Credit Suisse (-1,41% a 9.76 franchi) che a New York, secondo informazioni dell’agenzia Bloomberg, deve fare i conti con una denuncia presentata da un fondo pensionistico del Michigan in relazione al doppio collasso Greensill-Archegos. Prestazione quasi in fotocopia per UBS (-1,42% a 14.605 franchi).

Nello stesso comparto finanziario hanno per contro guadagnato terreno gli assicurativi, soprattutto con Swiss Life (+0,78% a 477.00 franchi), ma in misura minore pure con Zurich Insurance (+0,24% a 382.50 franchi) e Swiss Re (+0,18% a 90.80 franchi).

Nel lusso, agli antipodi il lunedì di Swatch (+1,29% a 283.40 franchi) e Richemont (-0,48% a 95.74 franchi), con il primo che è stato il miglior titolo del lotto, mentre il secondo ha arrancato. Fra le azioni più sensibili alla congiuntura si è tenuta a galla Geberit (invariata a 613.60 franchi), ma si sono colorate di rosso Sika (-0,37% a 269.70 franchi), che domani svelerà i dati relativi al primo trimestre 2021, così come ABB (-0,81% a 30.44 franchi) e LafargeHolcim (-1,06% a 57.82 franchi).

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