Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,89%
(Keystone-ATS) Un brusco arretramento nel finale porta la borsa svizzera a chiudere in ribasso una seduta che l’ha vista a lungo in territorio positivo. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 10’005,90 punti, in flessione dello 0,89% rispetto a ieri.
Il listino globale SPI ha perso lo 0,95% a 12’407,39 punti.
Il mercato era partito bene sulla scia dei risultati semestrali sorprendentemente positivi pubblicati ieri sera dai colossi tecnologici statunitensi. Con il trascorre delle ore è però cresciuto il nervosismo, in particolare alla luce dell’ulteriore aumento del numero di casi di coronavirus negli Usa e in Europa. L’incombente fine settimana ha spinto inoltre molti investitori a dar prova di prudenza.
I riflettori erano puntati su Swiss Re (+0,76% a 71,76 franchi), che ha confermato il cattivo andamento della prima parte dell’anno, fornendo però rallegranti indicazioni sul prosieguo dell’esercizio. Hanno chiuso staccati gli altri due assicurativi, Swiss Life (-0,42% a 332,90 franchi) e Zurich (-0,06% a 336,20 franchi), mentre maggiormente ispirati sono apparsi i bancari Credit Suisse (+2,64% a 9,71 franchi) – grazie ai commenti favorevoli degli analisti, dopo la pubblicazione, ieri, del bilancio di metà anno – e UBS (+0,71% a 10,70 franchi).
La prospettiva di una seconda ondata della pandemia non ha favorito i valori particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (-1,43% a 22,77 franchi), Adecco (-0,85% a 43,17 franchi), LafargeHolcim (-0,55% a 43,01 franchi), Geberit (-1,10% a 503,20 franchi) e Sika (-1,18% a 200,50 franchi). Nel segmento del lusso, Swatch (-0,24% a 191,00 franchi) si è fatta preferire a Richemont (-1,70% a 56,50 franchi). Ancora in progressione è apparsa Lonza (+0,46% a 568,60 franchi).
Il listino elvetico ha sofferto però soprattutto per la debolezza dei suoi pesi massimi difensivi Nestlé (-1,66% a 108,10 franchi), Novartis (-1,17% a 75,47 franchi) e Roche (-1,66% a 316,10 franchi). Nel mercato allargato Logitech (+1,63% a 66,28 franchi) ha approfittato dei buoni dati resi noti da società di spicco dell’industria informatica americana.