Borsa svizzera: chiusura in calo
(Keystone-ATS) Dopo un’apertura incerta e aver poi trascorso l’intera mattinata in territorio positivo, la Borsa svizzera è scesa al di sotto della linea di demarcazione chiudendo la seduta in negativo. L’indice dei valori guida SMI ha perso l’1,49% a 8’375,31 punti.
Quello allargato SPI ha ceduto l’1,31% a 8’644,82 punti.
La Federal Reserve americana (Fed) si prepara, mercoledì, ad aumentare i tassi di interesse per la prima volta in nove anni. E gli analisti si attendono per il 2016 altri rialzi, fra due e quattro aumenti del costo del denaro.”Prima della decisione della Fed gli investitori non si espongono”, ha detto un operatore.
Sul listino principale solo Givaudan chiude in positivo (+0,74% a 1776 franchi).
I titoli difensivi di peso cedono tutti oltre l’1%: Nestlé perde l’1,31% a 71,55 franchi, Novartis scende dell’1,62% a 82,20 franchi e Roche, che ha ottenuto dall’autorità sanitaria americana FDA un’estensione dell’omologazione del farmaco Alecensa (Alectinib) per il trattamento del cancro polmonare, lascia sul terreno l’1,54% a 262,60 franchi.
Perdite pesanti sono segnate anche dai bancari in particolare da Julius Bär che si contrae del 3,36% a 43,42 franchi. UBS segna una flessione dell’1,76% a 17,89 franchi e Cs Group dell’1,52% a 20,02 franchi. Tra i due titoli assicurativi Zurich (-1,64% a 245,90 franchi) fa peggio di Swiss Re (-0,94% a 94,55 franchi).
Male anche i titoli più sensibili alla congiuntura: Adecco perde l’1,52% a 65 franchi, LafargeHolcim l’1,39% a 49,12 franchi e ABB lo 0,91% a 17,51 franchi. Più contenuto risulta il calo di Geberit (-0,39% a 331,40 franchi)
Per quanto riguarda il settore del lusso, Swatch Group indietreggia del 2,22% a 325,20 franchi e Richemont dell’1,49% a 69,50 franchi.
Fanalino di coda è Transocean (-5,05% a 12,04 franchi), penalizzata dalla discesa dei prezzi del petrolio.