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Borsa svizzera rimane debole

(Keystone-ATS) La borsa svizzera appare fiacca con l’indice SMI dei principali titoli che in fine di mattinata segna 8’244,44 punti, in calo dello 0,32% rispetto a venerdì, mentre l’indice complessivo SPI arretra dello 0,21% a quota 8’508,55.

Sembra quindi interrotta la spirale al rialzo innescata sul finale della settimana scorsa, malgrado le borse asiatiche abbiano chiuso stamane in territorio positivo.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

I listini europei, dopo una partenza in progressione, hanno virato in negativo dopo la pubblicazione dell’indice Ifo che misura la fiducia delle imprese in Germania, sceso a gennaio a 107,3 punti, un dato inferiore alle stime degli analisti. Si tratta del livello più basso da febbraio dello scorso anno.

Sulla piazza zurighese resiste tra i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,28%), mentre scivolano all’indietro Roche (-0,34%) e Novartis (-0,60%). Debole tra i bancari Credit Suisse (-1,72%), che fa peggio di Ubs (-0,83%) e di Julius Bär (-1,24%).

Il segmento del lusso appare contrastato: Swatch allunga il passo (+0,52%) ma non Richemont, che arretra dell’1,09%. Stesso scenario tra gli assicurativi, con Swiss Re in leggero progresso dello 0,16%, mentre cede terreno Zurich Insurance (-1,47%). Sull’assicuratore zurighese continua a pesare l’avvertimento sugli utili lanciato la settimana scorsa.

Prevalentemente di segno più i valori ciclici maggiormente esposti alle variazioni congiunturali, ad eccezione di LafargeHolcim (-0,73%) e di ABB, che rimane ferma al palo (-0,06%).

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