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Brexit: May vede opposizioni, ma Corbyn non molla

Il leader del Labour Jeremy Corbyn. Keystone/EPA/NEIL HALL sda-ats

(Keystone-ATS) Rischia di essere già in un vicolo cieco la consultazione avviata con le opposizioni da Theresa May – dopo la bocciatura del suo accordo sulla Brexit e lo scampato pericolo sulla mozione di sfiducia di ieri – per cercare una linea comune sul divorzio dall’Ue.

La premier Tory ha incontrato ieri sera alcuni leader e oggi una rappresentanza bipartisan di parlamentari affiancata da ministri di primo piano, ma continua a essere snobbata da Jeremy Corbyn, numero uno del Labour, ossia del partito che conta oltre 260 deputati alla Camera dei Comuni contro i poco più di 300 del gruppo conservatore.

Corbyn ha lanciato un ultimatum alla May: se la premier non accetta un compromesso su una nuova proposta di accordo per una Brexit più soft che includa la permanenza del Regno nell’unione doganale, il Labour – ha detto oggi il leader dell’opposizione – è pronto a presentare una nuova mozione di sfiducia per arrivare a elezioni anticipate (evocate ancora una volta come la strada migliore per “uscire dal vicolo cieco”), ma anche a valutare l’opzione di “una nuova consultazione pubblica”, ossia d’un referendum bis.

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