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Camere: matrimoni forzati, donne afghane e programma di legislatura

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Inizia oggi la sessione estiva delle Camere federali, che terrà occupati Consiglio nazionale e degli Stati fino al 14 giugno. In apertura di dibattiti, la Camera del popolo (14.30-19.00) discuterà delle nuove norme contro i matrimoni forzati.

In futuro, questi ultimi potranno essere dichiarati nulli da un tribunale fino al compimento dei 25 anni di un coniuge sposatosi da minorenne. Attualmente, la causa di nullità decade quando compie 18 anni.

Circa i matrimoni celebrati all’estero, quelli in cui uno dei coniugi non ha ancora compiuto 16 anni non saranno riconosciuti. Lo stesso dicasi se al momento della celebrazione uno dei due non aveva 18 anni e almeno uno di loro era domiciliato in Svizzera.

Questa disposizione mira in particolare a evitare che minorenni domiciliati nella Confederazione vengano uniti in matrimonio all’estero, spesso durante le vacanze estive.

La Camera del popolo affronterà anche diverse mozioni riguardanti la concessione dell’asilo alle donne afghane. La prassi attuale è giudicata da taluni troppo generosa.

Piatto forte del Consiglio degli Stati (16.15-20.00) è l’esame del programma di legislatura 2023-2027. Le proposte uscite in sede di commissione si distanziano su alcuni punti dalle decisioni prese in aprile dal Nazionale.

I commissari ad esempio non vogliono l’iscrizione nel programma di legislatura dell’adozione del messaggio concernente la conclusione dei negoziati tra Svizzera e UE. “No” anche all’adozione di una strategia in materia di infrastrutture nel settore dei trasporti orientata all’utilità e al progetto per accelerare le procedure di rilascio delle autorizzazioni edilizie. Respinte pure le modifiche tese a rafforzare il principio di trasparenza dello Stato e a velocizzare l’introduzione dell’identità elettronica.

La commissione chiede anche di stralciare i messaggi riguardanti la limitazione delle rendite AVS per i coniugi, la garanzia della previdenza per la vecchiaia anche nel caso di modelli di lavoro differenziati e l’obbligatorietà di un’assicurazione d’indennità giornaliera in caso di malattia. Bocciata pure l’adozione di una nuova struttura tariffale per prestazioni mediche ambulatoriali.

I commissari chiedono poi di rinunciare all’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie per finanziare l’AVS, allo sviluppo del finanziamento della custodia di bambini complementare alla famiglia e al riesame della concessione per la SSR.

I “senatori” si occuperanno poi di una mozione depositata dalla Commissione della politica estera del Nazionale – e adottata da quest’ultima camera in dicembre con 103 voti contro 74 e 19 astensioni – denominata “Espellere sistematicamente le spie russe e le altre spie straniere”. Con 8 voti contro 4, la commissione omologa degli Stati propone al plenum di adottare l’atto parlamentare.

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