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Carla Del Ponte gioca le sue carte con Kofi Annan

Braccio di ferro col segretario generale dell’Onu sul rinnovo del mandato Keystone Archive

Giunge a scadenza l'incarico della procuratrice del Tribunale penale internazionale (TPI) dell'Aia per i crimini commessi nell'ex Jugoslavia ed in Ruanda Carla Del Ponte.

Il segretario generale dell’Onu Annan intende esautorarla dal mandato sul Ruanda.

Il segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, intende sostituire Carla Del Ponte come procuratrice generale della Corte internazionale che giudica il genocidio in Ruanda.

La notizia non ha colto di sorpresa la ticinese, che si divide tra il ruolo di procuratrice generale del TPIY, il Tribunale sui crimini di guerra nell’ex Jugoslavia e del TPIR, la Corte che sta indagando sui massacri compiuti in Ruanda nel 1994.

L’incontro con Annan

«Carla del Ponte incontra lunedì a New York Kofi Annan», ha dichiarato la portavoce Florence Hartmann, spiegando che al segretario generale dell’ONU la magistrata svizzera «rileverà perché è cruciale preservare la propria indipendenza e perché è importante che un solo procuratore si occupi dei due tribunali internazionali per il Ruanda e per l’ex Jugoslavia».

Secondo le indiscrezioni, Annan vorrebbe invece che Carla Del Ponte si dedicasse a tempo pieno al solo ruolo di procuratrice capo del TPIY, una funzione che esercita dal 15 settembre del 1999 e che la vede impegnata da oltre un anno nel ruolo di grand’accusatrice dell’ex presidente jugoslavo Slodoban Milosevic.

La stampa internazionale rivela che Annan intende separare, a titolo di prova, la direzione dell’accusa dei due tribunali.

Data ravvicinata

Il mandato di quattro anni al TPIR e al TPIY scade il 14 settembre e spetta al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite decidere le modalità del rinnovo.

Nelle consultazioni informali condotte da Annan, nessuno dei cinque membri permanenti – Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina – ha mosso obiezioni ai piani del segretario generale.

Il consigliere speciale della magistrata, Domique Reymond, ha ribadito che Carla Del Ponte s’incontra con Annan per difendere la doppia funzione.

A detta di Reymond, la nomina di un secondo procuratore capo per il TPIR costituirebbe «un regresso e lederebbe l’attendibilità» del tribunale stesso.

Dimissioni possibili

Il consigliere speciale di Carla Del Ponte non ha escluso che la procuratrice generale del TPIY e del TPIR possa dimettersi, se le fosse revocato il dossier sul Ruanda.

Reymond ha denunciato come da diverse settimane «le autorità ruandesi, dietro le quinte, esercitano pressioni sul Consiglio di sicurezza dell’Onu, allo scopo di allontanare la Del Ponte».

A suo avviso, l’obiettivo è di impedire che la procuratrice indaghi su eventuali crimini commessi da membri dell’esercito patriottico ruandese.

Critici ed avversari

Una sessantina di organizzazioni non governative ruandesi hanno d’altra parte chiesto di non rinnovare il mandato alla procuratrice svizzera.

In una lettera ad Annan, le oltre 60 ONG ruandesi contrarie al rinnovo del mandato, hanno motivato la richiesta con il fatto che, nelle inchieste sul genocidio in Ruanda, Carla Del Ponte sottovaluterebbe la violenza compiuta contro le donne.

La procuratrice dei tribunali penali internazioni per l’ex Yugoslavia e per il Ruanda è anche stata criticata per la lentezza dei lavori della Corte, che sta indagando sui massacri compiuti in Ruanda nel 1994.

Rimproveri che Reymond contesta, annunciando che entro fine anno dovrebbero essere emesse 22 sentenze e rilevando che, inoltre, sono stati nominati dei giudici supplementari.

swissinfo e agenzie

Braccio di ferro tra la magistrata svizzera Carla Del Ponte e Kofi Annan.

La procuratrice generale, dei Tribunali penali sui crimini ed i genocidi commessi nell’ex Yugoslavia ed in Ruanda, è decisa a contestare i progetti del Segretario generale delle Nazioni Unite, intenzionato ad esautorarla dalla direzione dell’accusa per il genocidio in Ruanda.

Per motivare la propria opposizione, la Del Ponte incontra Annan lunedì 28 luglio, a New York.

14 settembre 2003, termine del mandato per la procuratrice generale per i Tribunali penali internazioni per l’ex Yugoslavia (TPIY) e per il Ruanda (TPIR) Carla Del Ponte
4 anni, la durata del mandato, le cui modalità di rinnovo sono stabilite dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu
1994, anno del genocidio in Ruanda
800 mila/1 milione, la stima del numero dei morti

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