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Casse pensioni, l’USS denuncia costante calo delle rendite

(Keystone-ATS) I 50enni di oggi rischiano di doversi accontentare di una rendita del secondo pilastro molto più modesta di ciò che spetterebbe loro a causa del tasso di conversione sempre più passo. È l’allarme lanciato oggi dall’Unione sindacale svizzera (USS).

Per numerose casse pensione con prestazioni sovraobbligatorie i tassi sul capitale sono già scesi al di sotto del 6%, hanno rilevato i vertici di USS in una conferenza stampa oggi a Berna, che hanno analizzato i dati di oltre 60 istituti di previdenza. Alcuni di essi – tra i maggiori – fanno scendere i tassi sotto la barra del 5%, ciò che si traduce per gli assicurati in una diminuzione del 20% della rendita del 2. pilastro.

In soli sette anni le dieci maggiori casse pensione del Paese hanno abbassato di oltre il 10% i loro tassi di conversione, ha sottolineato Doris Bianchi, segretaria di USS: le riduzioni più forti le hanno subite gli assicurati delle FFS (-20%), seguiti da quelli della Posta (-17%). E le prospettive sono tutt’altro che rosee in quanto per numerose casse la riduzione del tasso è in piena attuazione o è stato deciso di recente.

È il caso di Credit Suisse, che con gennaio 2017 introdurrà un nuovo modello che porterà a un calo del 20% delle rendite, stando a quanto affermato da Roger Bartholdi, vicepresidente dell’Associazione svizzera degli impiegati di banca.

La Costituzione recita che le rendite di AVS e del 2. pilastro permettono insieme di mantenere in maniera appropriata il livello di vita precedente. Tuttavia, secondo il sindacato, per molti questo obiettivo sarà irraggiungibile: coloro che non riescono a cumulare un capitale vecchiaia di almeno 500 mila franchi non riceveranno sufficiente denaro per mantenere il tenore di vita di quando esercitavano l’attività lucrativa.

La maniera più semplice e meno costosa di raddrizzare la situazione, secondo l’USS, è quella di aumentare nuovamente le rendite AVS che da decenni sono rimaste ferme. Proprio ciò che chiede l’iniziativa “AVSplus” – aumento delle rendite del 10% – in votazione popolare quest’anno. Un supplemento di 200 franchi mensili per i singoli e 350 per le coppie apporterebbe un sensibile miglioramento per le persone con bassi mezzi di sussistenza, ha rilevato Paul Rechsteiner, presidente dell’Unione sindacale.

Ovviamente il miglioramento delle rendite non è un’operazione gratuita, ha fatto notare Rechsteiner, ma è assai più vantaggioso puntare sull’AVS che sul 2. pilastro: le aliquote AVS sono ferme da 40 anni (4,2% per il datore di lavoro e altrettanto per il dipendente), mentre quelle del 2. pilastro sono cresciute fino al 18%.

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