Prospettive svizzere in 10 lingue

Cassis incontra Governo grigionese, dialogo su lingua italiana

Il consigliere federale Ignazio Cassis. KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) Il consigliere federale Ignazio Cassis ha ricevuto oggi a Berna il Governo del canton Grigioni. L’incontro rientra nel dialogo portato avanti dal ministro degli esteri con la Svizzera italiana.

I presenti hanno discusso dell’accordo quadro con l’Unione europea e della promozione delle lingue minoritarie. La valorizzazione dell’italiano e del romancio è stato un tema centrale del faccia a faccia tra Cassis e l’esecutivo retico, presente nella sua totalità, indica in un comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Il ticinese ha sottolineato l’importanza del capitolo “coesione sociale” nel messaggio sulla cultura 2021-2024, che intende rafforzare gli scambi scolastici tra le comunità linguistiche e istituire un programma di scambi anche per i docenti.

In questo campo verranno investiti fondi supplementari per 2,5 milioni di franchi all’anno. Per promuovere il romancio verranno inoltre sostenute offerte formative al di fuori dei Grigioni.

Cassis, come riporta la nota, ha messo in evidenza i suoi contatti regolari con i governi grigionese e ticinese. A proposito del cantone retico ha poi ricordato che, dopo le visite nella Val Monastero, a Lostallo e a Coira del 2018, lo scorso 2 agosto si è recato a Zuoz per il centenario della Lia Rumantscha.

Proprio in questa sede, Cassis aveva proposto di introdurre una settimana della lingua retoromancia nelle rappresentanze svizzere all’estero, un’idea che ha ribadito anche oggi. Al rafforzamento dei due idiomi minoritari sarà consacrato anche il convegno “Die Schweiz ist auch Italienisch und Rätoromanisch”, organizzato da DFAE e Dipartimento federale dell’interno (DFI) a fine novembre.

Cassis inoltre ha informato i suoi interlocutori sull’accordo istituzionale con l’Ue, dal quale dipende il futuro dell’intesa sull’elettricità, che tocca da vicino i Grigioni in quanto cantone di montagna e sede di varie centrali idroelettriche. Il ministro degli esteri ha ribadito che il negoziato con Bruxelles finirà positivamente quando si troverà una soluzione alle tre questioni ancora aperte: le disposizioni sulla protezione salariale e dei lavoratori, gli aiuti di Stato e la direttiva sulla libera circolazione dei cittadini Ue.

Nel corso del meeting si è parlato anche del cinquantenario del Forum economico mondiale (WEF), che si terrà a Davos nel gennaio 2020. La Confederazione ha deciso per questa occasione di istituire in via definitiva una “House of Switzerland”, informa il DFAE.

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