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CF: tassazione imprese, in corso lavori per contromisure elvetiche

Foto di gruppo al G7 di Sendai, Giappone. KEYSTONE/EPA/KIMIMASA MAYAMA sda-ats

(Keystone-ATS) Sulla decisione dei ministri del G7 di introdurre un’aliquota minima globale del 15% sulle multinazionali, il Consiglio federale non intende farsi trovare impreparato.

Per assicurare anche in futuro la concorrenzialità della piazza economica svizzera, il Dipartimento federale delle finanze (DFF) sta già elaborando contromisure che potrebbero concretizzarsi nel primo trimestre del 2022.

La procedura prevista per l’ulteriore rafforzamento della piazza economica elvetica, di cui oggi il governo ha preso atto, segue da vicino il ritmo dei lavori in seno all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e al G20 sull’imposizione internazionale delle imprese dopo la decisione del G7. Si presume, indica una nota governativa odierna, che entro la metà del 2021 l’OCSE raggiungerà un’intesa politica su determinati indicatori ed entro fine dell’anno elaborerà disposizioni dettagliate.

Oltre a un’aliquota d’imposta minima globale, gli organismi internazionali intendono infatti anche aumentare la quota impositiva degli Stati di commercializzazione sull’utile di determinate imprese multinazionali che conseguono profitti elevati.

Per la Svizzera, specifica il comunicato, è ora importante gettare le fondamenta per potersi affermare, quale piazza economica competitiva caratterizzata da una crescita durevole, dalla capacità di innovazione, da posti di lavoro attrattivi e da un alto livello di benessere.

DFF al lavoro da un anno

Il DFF sta valutando già da un anno, in occasione di colloqui con i Cantoni e con rappresentanti del mondo scientifico ed economico, l’eventuale introduzione di uno standard internazionale nel diritto svizzero e la definizione di misure che tutelino l’attrattiva della piazza economica e siano al contempo accettate sul piano internazionale.

Nei prossimi mesi il DFF intensificherà questi lavori in stretta collaborazione con il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca e con altri Dipartimenti coinvolti nel progetto. A seconda dell’avanzamento dei lavori dell’OCSE e del G20, nel primo trimestre del 2022 sarà presentato al Governo un piano di riforma coordinato.

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