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CN: programma di legislatura, concluso dibattito fiume

(Keystone-ATS) I consiglieri nazionali hanno concluso stamane il lungo dibattito sul programma di legislatura 2011-2015. Dopo aver discusso, a tratti vivamente, di coesione sociale, energia e formazione, alla fine i parlamentari hanno confermato gli indirizzi politici del governo.

L’uso efficiente e sostenibile delle risorse ha dato origine ad accesi scambi di vedute. I fautori del nucleare hanno per esempio accusato i sostenitori di un’uscita dall’atomo di non avere soluzioni per garantire l’approvvigionamento energetico del paese e di voler inquinare puntando sulle centrali a gas. Christian Wasserfallen (PLR/BE) ha evocato le reazioni “isteriche” all’incidente di Fukushima.

“Il PLR dice ‘no’ a tutto. Non deve quindi stupirvi se non siete più considerati come il partito pilastro dello Stato”, ha replicato Beat Jans (PS/BS). “È la prima volta che il programma di legislatura contiene quale obiettivo la fine del nucleare: occorre rallegrarsene e impegnarsi in favore di questa svolta energetica”, ha aggiunto il deputato socialista.

Dal canto suo, la presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf ha affermato che i costi non sono il solo argomento determinante, anche gli aspetti della sicurezza sono importanti. Occorre inoltre tener conto delle crescenti spese dovute alla gestione delle centrali nucleari.

Il Consiglio federale prevede di attuare la sua strategia energetica 2050. Con 123 voti contro 49, il Nazionale ha deciso di inserire nel programma di legislatura un piano generale Confederazione-cantoni in materia di approvvigionamento energetico. Per quanto riguarda le infrastrutture, la Camera del popolo vuole un’intensificazione dei negoziati con l’Unione europea (UE) in vista della borsa del transito alpino.

Il Nazionale ha sostenuto inoltre gli obiettivi del governo relativi alla formazione, alla ricerca e all’innovazione. Ha soltanto aggiunto tre misure in questo ambito: le discipline scientifiche dovranno essere incoraggiate a tutti i gradi scolastici; il riconoscimento dei diplomi delle scuole universitarie professionali dovrà essere garantito a livello internazionale; infine, l’accesso alle formazioni continue dovrà essere favorito per gli adulti non o poco qualificati.

Il Consiglio degli Stati si pronuncerà sul testo durante la sessione di giugno. Una nuova procedura d’eliminazione delle divergenze è applicata per evitare lo psicodramma del 2004, quando il Parlamento aveva affossato il programma di legislatura nella votazione finale. Non appena entrambe le Camere lo avranno esaminato, in caso di disaccordo l’oggetto passerà direttamente in conferenza di conciliazione.

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