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Congedo paternità sostenuto da 80%, sondaggio

(Keystone-ATS) Oltre l’80% degli svizzeri auspica un congedo paternità pagato di due-quattro settimane per i neopapà: è quanto emerge da un sondaggio dell’istituto Link i cui risultati sono pubblicati oggi dalla confederazione sindacale Travail.Suisse.

Il sostegno è particolarmente forte (quasi il 90%) fra i padri e le madri 30-44enni, e per nessun gruppo della popolazione i favorevoli sono meno del 70%, nemmeno tra i 60-74enni, scrive Travail.Suisse in una nota. L’iscrizione nella legge del congedo paternità è auspicato soprattutto nella Svizzera romanda (89%), ma ha molti fautori anche nella Svizzera tedesca (79%).

I pareri divergono sulla lunghezza del congedo: un buon 40% degli 861 interpellati vorrebbe quattro settimane o anche di più, a un altro 40% ne bastano due, mentre il resto si accontenterebbe anche di meno.

Queste cifre mostrano che “i tempi sono più che maturi” per istituire il congedo paternità, commenta il sindacato di tradizione cristianosociale, seconda organizzazione dei lavoratori elvetica dopo l’Unione sindacale svizzera USS.

Lo scorso aprile Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale ha approvato con 13 voti contro 10 e un astenuto un’iniziativa parlamentare di Martin Candinas (PPD/GR) per un congedo di due settimane per i neopapà alla nascita di un figlio, pagato tramite le Indennità per perdita di guadagno (IPG). La palla passa ora alla commissione omologa del Consiglio degli Stati, che dovrebbe pronunciarsi il primo settembre.

Nel suo atto parlamentare, il consigliere nazionale grigionese Candinas sostiene che la presenza del padre dopo la nascita di un figlio è indispensabile per un buon inizio della vita familiare e per costruire un rapporto col neonato. Se vi sono già altri figli, inoltre, occorre occuparsi anche di loro.

Attualmente, i neopapà che vogliono occuparsi del bebè sono spesso costretti a chiedere un congedo non pagato. Al pari del congedo maternità, anche il congedo paternità dovrebbe essere finanziato secondo Candinas con un’indennità pari all’80% del salario (196 franchi al massimo al giorno).

Dal primo luglio 2005, in caso di maternità le donne che esercitano un’attività lucrativa percepiscono per 14 settimane un’indennità che copre l’80% del reddito da lavoro (massimo 196 franchi). Disposizioni cantonali, regolamenti del personale e contratti collettivi di lavoro possono prevedere soluzioni più generose.

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