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Diverse iniziative popolari al Nazionale, servizio civile a Stati

(Keystone-ATS) Giornata intensa oggi al Consiglio nazionale (08.00-13.00 e 15.00-19.00) che si occuperà di non meno di tre iniziative popolari e controprogetti. Previsto un dibattito anche sulle prestazioni transitorie per i disoccupati anziani.

La giornata inizierà con la concessione della necessaria garanzia federale alle modifiche apportate alla Costituzione cantonale ticinese concernenti i diritti popolari e politici, approvate in votazione a larga maggioranza lo scorso anno. Oltre a quella ticinese, il Nazionale dovrà esprimersi anche sulle Costituzioni rivedute di Uri, Vaud, Vallese e Ginevra.

I parlamentari si occuperanno poi del controprogetto all’iniziativa popolare “Per imprese responsabili”. Il Nazionale ha già approvato una controproposta che concerne le società più grandi (fatturato di oltre 80 milioni, utile di almeno 40 milioni e 500 dipendenti; devono essere soddisfatti almeno due di questi tre criteri) e limiterebbe la loro responsabilità civile alle loro filiali controllate direttamente. La proposta contiene anche una procedura di conciliazione obbligatoria tra le parti prima dell’avvio di una procedura penale.

L’idea non ha però convinto né Consiglio degli Stati né il Consiglio federale, che la ritengono eccessiva e con troppe ripercussioni negative sull’economia. I “senatori” preferiscono sostenere il controprogetto elaborato dal governo che si limita a chiedere alle multinazionali di riferire ogni anno sulla loro politica in materia di diritti umani e che contempla anche doveri di “diligenza” in materia di lavoro minorile ed estrazione di materie prime. Oggi il Nazionale dovrebbe nuovamente sostenere il suo progetto e bocciare quello degli Stati.

La Camera del popolo discuterà anche della futura legge sulla dissimulazione del viso, controprogetto indiretto all’iniziativa popolare anti-burqa, “Sì al divieto di dissimulare il proprio viso”.

Quest’ultima proposta di modifica costituzionale non menziona direttamente il burqa e il niqab, ma chiede che su tutto il territorio nazionale non si possa più dissimulare il proprio volto nei luoghi pubblici.

Altro tema in agenda: il progetto legislativo secondo cui le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale e collocamenti extrafamiliari prima del 1981 possano ancora presentare una domanda di versamento di un contributo di solidarietà. Inizialmente il termine per presentare una richiesta era stato fissato per la fine di marzo del 2018. Una minoranza non vuole sopprimere del tutto tale termine ma soltanto prorogarlo alla fine del 2022.

Il Nazionale tornerà in seguito ad occuparsi della rendita ponte per disoccupati anziani. Le due camere si oppongono per quel che concerne il tetto massimo per le prestazioni transitorie.

Ultimo tema all’ordine del giorno alla Camera del popolo: l’iniziativa popolare “Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico”. La commissione preparatoria propone di bocciarlo poiché considerato inadeguato, difficile da attuare e dalle conseguenze negative per la previdenza statale e professionale”.

Tra i temi all’esame del Consiglio degli Stati (08.15-13.00) figura la riforma per rendere meno attrattivo il servizio civile. I “senatori” dovrebbero confermare l’introduzione di un periodo di attesa di dodici mesi per i soldati che hanno già compiuto la scuola reclute, misura osteggiata dal Nazionale.

I “senatori” hanno previsto anche una discussione su alcuni atti parlamentari relativi allo scandalo AutoPostale. Viene in particolare chiesto al governo di redigere un rapporto che riporti un bilancio globale della vicenda. Andrebbe anche esaminata l’opportunità di una revisione delle disposizioni concernenti l’impiego di utili nel settore del traffico viaggiatori sovvenzionato. Anche competenze di vigilanza tra Confederazione e Cantoni andrebbero riesaminate.

La Camera dei cantoni si occuperà in seguito dell’unica divergenza ancora rimasta col Nazionale in merito alla revisione della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI) concernente i beneficiari di indennità per lavoro ridotto (ILR) o per intemperie (IPI) che non saranno più obbligati a cercare e accettare un’occupazione temporanea.

La divergenza concerne il sistema di versamento di prestazioni. I “senatori” hanno fin qui difeso una soluzione specifica che contempli anche i sistemi cantonali a complemento di quelli previsti dalla LADI. Considerando il fatto che l’amministrazione si è detta disposta a trovare una soluzione con i cantoni interessati, l’elaborazione di una soluzione ad hoc non è più necessaria. La commissione preparatoria propone quindi di allinearsi al Nazionale.

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