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Ferrovia: se concessione non solo a FFS ripercussioni per personale

L'ex consigliere nazionale PS Andrea Haemmerle, rappresentante del personale nel cda delle FFS Keystone/MARCEL BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Se il traffico a lunga distanza non fosse più amministrato dalle sole FFS – BLS e Südostbahn (SOB) vorrebbero gestire alcune linee – le conseguenze per il personale sarebbero enormi.

Lo afferma il loro rappresentante nel consiglio d’amministrazione delle Ferrovie federali Andrea Hämmerle in un’intervista pubblicata da contatto.sev, il periodico del Sindacato del personale dei trasporti (SEV).

Secondo Hämmerle, ex consigliere nazionale socialista grigionese, oltre 1000 persone oggi impiegate dalle FFS dovranno lavorare per un’altra compagnia. BLS e SOB hanno convenzioni collettive diverse, cambiamenti ci sarebbero anche per la cassa pensione.

Le FFS dovrebbero inoltre cedere materiale rotabile alla concorrenza a condizioni poco chiare, ha sostenuto il grigionese che sarà sostituito dal prossimo mese dall’ex consigliere nazionale ticinese Fabio Pedrina (PS). C’è anche il rischio che le società ferroviarie straniere come Trenitalia, Deutsche Bahn e SNCF entrino nel mercato elvetico “appoggiandosi” a una piccola compagnia.

Due giorni fa l’azienda di trasporti BLS ha nuovamente detto di voler gestire – in collaborazione con le FFS – le linee Briga-Berna-Zurigo-Romanshorn, Interlaken-Berna-Zurigo-San Gallo e Interlaken-Berna-Basilea. La società intende sottoporre all’Ufficio federale dei trasporti (UFT) una domanda di concessione nel prossimo mese di settembre.

Anche la SOB mira a gestire alcune linee ferroviarie oggi nelle mani delle FFS. La Südostbahn è interessata alla tratta di montagna della ferrovia del San Gottardo e alla Zurigo-Coira via San Gallo.

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