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Promuovere un’imprenditoria rispettosa della famiglia

Conciliare lavoro e famiglia non è un'impresa facile Keystone

Conciliare famiglia e lavoro nelle piccole e medie imprese. È quanto intende favorire uno speciale manuale presentato dal Dipartimento federale dell'economia.

Tra i possibili passi per meglio combinare necessità aziendali ed esigenze famigliari, il manuale consiglia ad esempio più flessibilità nei tempi di lavoro e nella pianificazione delle vacanze.

Le piccole e medie imprese (PMI) svolgono un ruolo importante nel miglioramento delle condizioni di lavoro a favore della famiglia. Esse occupano i due terzi della popolazione attiva, rappresentando così un caposaldo dell’economia elvetica. Meritano perciò un’attenzione ed un sostegno particolari.

È l’opinione del Dipartimento federale dell’economia (DFE), che ha presentato lunedì a Berna il manuale «Lavoro e famiglia», una pubblicazione in tedesco, francese ed italiano concepita dalla Segreteria di Stato dell’economia e destinata ai dirigenti delle PMI.

«La conciliazione di lavoro e famiglia è possibile e vantaggiosa. Anche i piccoli passi possono produrre grandi effetti», ha affermato la responsabile del DFE, Doris Leuthard.

I vantaggi di rispettare la famiglia

In modo chiaro e pragmatico – si legge nel comunicato del DFE – il manuale presenta le svariate possibilità di cui le PMI dispongono per rispondere con flessibilità alle esigenze dei loro dipendenti, tenendo comunque ben presenti i propri obiettivi aziendali.

Offrire condizioni favorevoli alle famiglie, indica il dipartimento, consente di trarre numerosi vantaggi concorrenziali: maggiore produttività dei collaboratori, diminuzione delle spese di assunzione e di inserimento del personale, aumento dell’attrattiva delle imprese sul mercato del lavoro, più ampia ripartizione delle responsabilità e delle conoscenze e quindi riduzione del rischio dell’impresa. Inoltre, gran parte delle misure presentate hanno costi contenuti.

Contrariamente all’opinione comune, le dimensioni di un’impresa non costituiscono un ostacolo per una politica del personale volta a conciliare lavoro e famiglia. «Le PMI possono agire in maniera più flessibile e trovare rapidamente soluzioni adatte a ogni situazione», ha spiegato Leuthard, la quale fa del binomio famiglia-lavoro uno dei suoi obiettivi per l’anno elettorale in corso.

Vacanze con i figli

Concretamente, la pubblicazione si suddivide in quattro sezioni: «Profitto», «Misure», «Si, però…» ed «Esempi pratici».

Mentre il primo capitolo analizza i vantaggi concorrenziali che le PMI possono trarre da una politica famigliare attiva, il secondo elenca le innumerevoli possibilità che le aziende hanno per rispondere alle esigenze dei loro dipendenti, senza dimenticare vantaggi e costi prevedibili.

Nel manuale si legge così che gli orari di lavoro flessibili e gli impieghi a tempo parziale sono condizioni di base per conciliare lavoro e famiglia. Anche una buona pianificazione delle vacanze, ad esempio, è inoltre un fattore importante: i genitori con figli dovrebbero poter prendere le proprie ferie in concomitanza con le vacanze scolastiche.

Nella parte «Si, però,…», il manuale intende invece convincere gli imprenditori più reticenti. Secondo l’Unione svizzera delle arti e mestieri e l’Unione svizzera degli imprenditori – i quali sostengono l’iniziativa – il manuale ha il pregio di dimostrare alle PMI più restie che hanno tutto l’interesse a praticare una politica attiva a livello del personale.

Infine, dai racconti delle esperienze di PMI delle tre regioni linguistiche emerge che la flessibilizzazione del tempo di lavoro, una maggiore autonomia in materia di orari e la possibilità del lavoro a tempo parziale e del job sharing sono le misure più diffuse.

swissinfo e agenzie

Al progetto «Lavoro e famiglia» hanno preso parte, oltre al Dipartimento federale dell’economia, la cooperativa Migros, Novartis, La Posta, il gruppo Raiffeisen, Nestlé, il Politecnico federale di Zurigo, Victorinox e SRG SSR idée suisse.

L’analisi dei costi e dei benefici di una politica aziendale che tiene conto delle esigenze della famiglia è stata svolta dall’agenzia basilese Prognos.

Lo studio, pubblicato nel novembre 2005, dimostra che una politica aziendale a favore delle famiglie si rivela proficua: secondo l’agenzia, il ritorno sull’investimento sarebbe dell’8%.

In Svizzera, la percentuale di donne attive nel mondo del lavoro è del 74%, una cifra ben al di sopra della media nell’Unione europea (62,3%) e dei paesi nell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, 59,6%).

Il tasso di donne attive è particolarmente elevato in Svezia (77%), Finlandia (74%) e Canada (73%).

Nel suo studio «Babies and Bosses – Reconciling Work and Family Life» del 2004, l’OCSE ha analizzato la conciliabilità tra lavoro e famiglia in diversi paesi. Dall’analisi è ad esempio emerso che in Svezia le mamme di bambini piccoli che lavorano sono il 72%, una percentuale al di sopra della media.

Per un confronto, in Canada lavora il 59% delle mamme con bambini piccoli, in Finlandia il 52% e in Gran Bretagna il 49%.

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