Jakob Trauffer: Aratura a Schmitten
(Museo retico)
Aratura a San Carlo, 1935
(Società storica Val Poschiavo)
P. Faiss: Semina
(Archivio del cantone dei Grigioni)
Emil Meerkämper: Raccolta a Latsch, 1950
(Fondazione Capauliana)
Albert Steiner: Raccolta a Soglio
(Museo retico)
A.Pedrett: Rincalzatura a Trins
(archivio del cantone dei Grigioni)
J. U. Meng: Raccolta attorno al 1930
(archivio del cantone dei Grigioni)
J. U. Meng: Cernita, attorno al 1930
(archivio del cantone dei Grigioni)
La coltivazione della patata nel cantone dei Grigioni agli inizi del 1900.
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Per molto tempo è stata vittima di numerosi pregiudizi e fu considerata, nella migliore delle ipotesi, cibo per gli animali. Soltanto in seguito, questo tubero ha registrato una certa diffusione in tutta la Svizzera, prima nell’area Prealpina e Alpina, in seguito nel Giura e nell’Altopiano. Nel cantone dei Grigioni, è stata coltivata per la prima volta come pianta ornamentale nel castello di Marschlins (Igis) nel 1717.
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L’amore non è una patata
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Si chiama Agria, Amadine, Désirée, Ditta. Oppure Stella, Urgenta, Victoria, Charlotte. È brutta, bitorzoluta e ha il colore della terra. È talmente brutta che la gente, all’inizio, la considerò, nel migliore dei casi, cibo per maiali. Giunse da lontano e fu definita la nuova manna piovuta dal cielo. Era la «salvatrice dei poveri» perché prometteva…
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