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Già 10.000 i licenziamenti nell’impiego pubblico in Argentina

(Keystone-ATS) Il sindacato dei lavoratori dell’amministrazione pubblica argentina (Ate) denuncia il licenziamento nelle ultime ore di almeno 10 mila impiegati.

Il tutto avviene dopo l’annuncio del governo di Javier Milei di voler tagliare almeno un 15-20% dei contratti a tempo determinato in scadenza a fine marzo.

“Registriamo oltre 10 mila licenziamenti ed è molto probabile che la promessa del governo di arrivare a 15 mila si realizzi”, ha dichiarato il segretario dell’Ate di Buenos Aires, Daniel Catalano. Il sindacalista denuncia inoltre che “non è possibile identificare un criterio” nei licenziamenti che toccano tanto impiegati con 20 anni di anzianità come personale di assunzione più recente, mentre non necessariamente riguardano i cosiddetti “raccomandati”.

Il portavoce del governo, Manuel Adorni, ha affermato che “ogni area decide quali contratti rinnovare e quali no e come trasmettere la decisione nel modo che ritiene più adeguato”. “Il numero totale di licenziamenti lo sapremo ad aprile ma saranno tra i 10 e i 15 mila”, ha aggiunto Adorni. In tale contesto il segretario generale di Ate, Rodolfo Aguiar, ha convocato uno sciopero generale dell’amministrazione pubblica per il 3 aprile.

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