Internet: arriva Goalterest, social network del pallone
(Keystone-ATS) Che l’annuncio arrivi all’indomani della vittoria all’europeo dell’Italia a scapito dell’Inghilterra è un’assoluta “coincidenza”. Sta di fatto che il momento è di certo propizio. Per gli appassionati di calcio, infatti, oggi debutta Goalterest, una versione “pallonara” del popolare social network di condivisione Pinterest.
L’idea – realizzata da Digital Ground, la società londinese di Marco Camisani Calzolari, Professore di Comunicazione Aziendale e Linguaggi Digitali all’Università IULM di Milano – è quella di realizzare il primo social network “verticale” dedicato al mondo del calcio, dove gli utenti – previa iscrizione – possono navigare in rete e quando trovano una foto che stuzzica la loro fantasia – in qualunque sito – la possono condividere su Goalterest attraverso un apposito pulsante.
“Abbiamo copiato, lo dico senza tanti giri di parole”, spiega Calzolari all’agenzia di stampa italiana ANSA. “Goalterest vuole essere il Pinterest del pallone. L’intenzione però è quella di copiare bene, abbiamo infatti migliorato molti aspetti del software, e interpretare la direzione del mercato”. Che per l’appunto sta evolvendo dalle piattaforme “orizzontali”, Facebook su tutti, a quelle tematiche, ovvero “verticali”. “Il calcio è una lingua internazionale, come la musica”, prosegue Calzolari. Gli obiettivi sono dunque ambiziosi: diventare i leader del social sharing per quanto riguarda le immagini a sfondo calcistico.
Ecco allora che su Goalterest si possono incasellare le foto per argomenti suggeriti, come l’europeo o le tifose più carine, oppure proporre argomenti nuovi. Il tutto naturalmente in un ambiente integrato coi colossi Facebook e Twitter. “Per adesso abbiamo 6’000 utenti, che sono poi i collaudatori della versione beta”, chiosa il fondatore di Digital Ground, di recente finito sulle pagine dei giornali per una ricerca sui fan fasulli – bot – delle grandi aziende mondiali. “Da domani la pagina sarà attiva al 100%”. Gratis e senza pubblicità. “Darebbe fastidio ai potenziali utenti; fra un paio d’anni, quando e se c’entreremo gli obiettivi, allora penseremo a introdurre metodi per massimizzare i profitti”.