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Iran: decapitato dall’Isis in Siria, migliaia ai funerali

Migliaia di persone ai funerali di Mohsen Hojaji KEYSTONE/AP/EBRAHIM NOROOZI sda-ats

(Keystone-ATS) Il suo sguardo rassegnato ma fermo, nel video dell’Isis che lo ritraeva prima dell’esecuzione, l’aveva fatto diventare non solo uno degli almeno 2.000 martiri iraniani della guerra in Siria, ma anche un’icona nazionale.

Oggi l’Iran lo ha pianto con una partecipazione di massa al suo funerale a Teheran, seguito in diretta dalla tv di stato.

Mohsen Hojaji, 25 anni, consulente militare in Siria con le Guardia della Rivoluzione, era stato catturato dall’Isis il 7 agosto ai confini con l’Iraq e decapitato due giorni dopo. “Non c’è nessuna paura nei suoi occhi, solo eroismo e coraggio” aveva detto la giovane vedova ai media iraniani, in un clima di rinnovato patriottismo trasversale alle diverse parti politiche.

Anche la Guida suprema Ali Khamenei si è recata stamani nella centrale piazza Imam Hussein a rendere omaggio al corpo del giovane martire che lascia un bambino, baciando la bara e incontrando i familiari. La cerimonia è anche stata accompagnata dalle tradizionali accuse agli Usa ed Israele, mentre venivano bruciate foto del presidente Trump.

Nei giorni scorsi, ricordano i media iraniani, il comandante delle forze speciali Al Qods delle Guardie della rivoluzione Qassem Soleimani ha assicurato che l’Isis sarà sradicato in due mesi.

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