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Isis: capitano esercito Usa fa causa a Obama

Il presidente Barack Obama KEYSTONE/EPA UPI / POOL/KEVIN DIETSCH / POOL sda-ats

(Keystone-ATS) Un capitano dell’esercito americano fa causa al presidente Barack Obama, accusandolo di essere impegnato in una “guerra illegale” contro l’Isis in Iraq e in Siria.

Lo riporta il Washington Post, sottolineando che nell’azione legale il capitano Nathan Michael Smith ritiene che Obama non abbia l’autorizzazione per la campagna anti-Isis perché non ha ottenuto l’autorizzazione del Congresso in base alla War Powers Resolution del 1973.

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“Il presidente sta abusando delle limitate autorizzazioni del Congresso per l’uso della forza come un assegno in bianco per condurre una guerra contro nemici che si è scelto, senza barriere geografiche o temporali”, si legge nell’azione legale avviata da Smith insieme all’avvocato per i diritti umani David Remes.

Smith, attualmente dispiegato in Kuwait, è entrato nell’esercito nel 2010. Ha servito in Afghanistan ed era favorevole agli attacchi contro l’Isis in Iraq e in Siria nell’agosto e nel settembre del 2014. Ma con il passare del tempo ha iniziato a notare che in molti negli Stati Uniti erano preoccupati per lo spingersi troppo oltre del presidente.

“Ho iniziato a chiedermi, ‘questa è la guerra dell’amministrazione o è la guerra dell’America? La Costituzione ci dice che il Congresso dovrebbe rispondere a questa domanda, ma il Congresso è assente ingiustificato”.

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