Italia: uccise il padre nel varesotto, appello conferma condanna
(Keystone-ATS) È stata confermata dalla corte d’assise d’appello di Milano la condanna a 6 anni e 8 mesi di carcere inflitta dal giudice dell’udienza preliminare (gup) di Busto Arsizio (Varese) a un uomo che il 25 marzo 2014 uccise il padre.
L’86enne perse la vita colpito con un coltello al culmine di una lite scoppiata nell’appartamento dove vivevano nel centro di Saronno, nel Varesotto.
Arrestato dai carabinieri poche ore dopo il delitto, l’uomo, un disoccupato di 46 anni, aveva confessato, sostenendo di non aver voluto uccidere l’anziano che da anni soffriva del morbo di Alzheimer.
L’omicidio era maturato nell’ambito di una difficile convivenza tra padre e figlio, dovuta anche alle precarie condizioni di salute dell’anziano e a motivi economici. Il gup di Busto Arsizio aveva riconosciuto l’ipotesi di omicidio preterintenzionale, che oggi è stata confermata dalla sentenza nel processo d’appello.
Il condannato si trova agli arresti domiciliari.