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La stampa sottolinea la vittoria della destra

La vittoria della destra è tema di discussione di buona parte della stampa swissinfo.ch

Il giorno dopo la votazione, la stampa svizzera dedica i suoi commenti soprattutto al doppio sì alla legge sugli stranieri e alla revisione della legge sull'asilo.

Toni critici vengono espressi dalla stampa della Svizzera francese, mentre nella Svizzera tedesca si sottolinea il trionfo di Christoph Blocher. Tutti concordi sulla pesante sconfitta della sinistra.

«L’ampia legittimazione da parte del parlamento e poi del popolo di una politica sempre più restrittiva e lesiva della dignità dell’uomo fa temere il peggio», scrive per esempio il quotidiano friburghese La Liberté, che si chiede: «Fino a che punto sarà sospinto il cursore, dal momento che la zona rossa dei possibili sbandamenti è già stata raggiunta?»

«Questo doppio sì è l’espressione del disorientamento degli svizzeri, di tutte le classi sociali, di fronte ai flussi migratori», scrive dal canto suo Le Matin. «Le immagini degli africani che sbarcano sulle coste delle Canarie hanno colpito la memoria. La popolazione non sa come rispondere a questa minaccia. Ha scelto la soluzione dell’inasprimento».

Sebbene la stampa non si azzardi a parlare di un clima xenofobo, alcuni giornali rilevano che gli immigrati diventano capri espiatori per le paure dei cittadini elvetici. Così il Quotidien Jurassien respinge l’ipotesi che la Svizzera sia diventata improvvisamente xenofoba, ma ritiene che il voto indichi il «disorientamento della maggioranza della popolazione di fronte al fenomeno migratorio in un mondo globalizzato».

Segnato dalla delusione per il risultato il commento di Le Courrier, che parla di uno «schiaffo» in uno dei titoli degli editoriali. Il quotidiano della sinistra ginevrina indica che il risultato è tale da «deprimere il più ottimista fra i militanti per i diritti umani» e insiste sul fatto che le due leggi non serviranno ad una migliore integrazione degli stranieri.

Un po’ fuori dal coro francofono il 24heures, il quale spera che questo voto segni la fine della polarizzazione politica sui temi dell’asilo e dell’immigrazione. «Oggi, dopo questo voto limpido, come esigere un inasprimento ulteriore senza scivolare in una politica xenofoba?», si chiede infatti il quotidiano.

Blocher vince

Le Temps mette invece l’accento, come fa buona parte della stampa svizzero-tedesca, sulla vittoria del ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher. «La Svizzera è come un bambino, ha bisogno di essere inquadrata», scrive il quotidiano edito a Ginevra.

«Il consigliere federale (Blocher, NdR) può considerare il suo lavoro grossomodo concluso alla testa di un dipartimento che sogna già sin d’ora di lasciare», indica ancora Le Temps, che d’altra parte mette l’accento sulla «pesante sconfitta delle autorità intellettuali, culturali e religiose».

Il doppio sì è «un voto per la politica di Christoph Blocher», scrive dal canto suo la Basler Zeitung, secondo la quale le cittadine e i cittadini elvetici si sarebbero fatti convincere «da una campagna semplice quanto efficace basata sul concetto di abuso».

Anche per il Tages Anzeiger il risultato è il «più grande successo politico da consigliere federale» di Christoph Blocher. Il quotidiano zurighese relativizza però il successo, ricordando che «gli inasprimenti del diritto d’asilo voluti dal Consiglio federale hanno vita facile alle urne e oltretutto si inseriscono in un trend europeo».

«Da oggi Christoph Blocher si sentirà ancora più libero nel gestire la politica migratoria e per i tutori della tradizione umanitaria elvetica il lavoro si complicherà», scrive il quotidiano ticinese La Regione.

Sconfitta della sinistra

Analogo il commento della Neue Zürcher Zeitung, che parla di un «successo personale» di Christoph Blocher. Il chiaro sì sarebbe il segno di un «disagio contro gli abusi del diritto d’asilo». D’altra parte il quotidiano di ispirazione liberale non si lascia sfuggire l’occasione per parlare di una «disfatta rosso-verde» e di una sconfitta «che non si può nascondere con belle parole».

Il Blick parla dal canto suo di un «fallimento rosso verde». I referendum sarebbero stati una «forzatura» della sinistra. Secondo il quotidiano popolare afferma che la sinistra dovrebbe imparare a prendere sul serio le paure della popolazione. «Molti svizzeri hanno un problema con gli stranieri», ricorda il Blick. «Questa è la realtà percepita, e non da oggi».

«Quando si è lontani dagli umori e dalle preoccupazioni della gente anche le migliori intenzioni e le tecniche più sofisticate di persuasione non raggiungono lo scopo voluto», gli fa eco il Corriere del Ticino.

Il quotidiano bernese Bund fa invece notare che la vittoria della destra nazional-conservatrice potrebbe rovesciarsi nel suo contrario alle prossime elezioni: «Vincitrice del finesettimana è a prima vista l’UDC. Le è riuscito fare della sua politica d’asilo la politica d’asilo ufficiale della Svizzera. D’altra parte il partito perde un tema popolare in vista delle elezioni del 2007».

Timori per un taglio delle prestazioni

Gli editorialisti hanno invece dato molto meno spazio al no all’iniziativa COSA. Quanti l’o hanno fatto sono sorpresi in particolare dell’ampiezza del rifiuto di un’iniziativa che i primi sondaggi davano vincente con una maggioranza del 60%.

In definitiva, il risultato non è però sorprendente, poiché l’iniziativa della sinistra non ha saputo convincere di rappresentare una soluzione a lungo termine per il finanziamento dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti. «Gli svizzeri vogliono un’AVS sicura», nota il Blick. «Ma l’iniziativa non era abbastanza buona».

D’altro canto, anche le perdite finanziarie che i cantoni avrebbero subito con una vittoria di COSA hanno influito sul voto. «L’invocazione dell’AVS e dei timori per la sua prossima rovina non ha resistito di fronte al timore, più immediato, di vedere i cantoni tagliare le loro prestazioni per compensare quanto sarebbe stato loro tolto».

swissinfo, Andrea Tognina

Nuova legge sugli stranieri: accettata con il 68% di sì
Revisione della legge sull’asilo: accettata con il 68% di sì
Iniziativa COSA: rifiutata con il 58% di no
Tasso di partecipazione: 48%

Domenica, i cittadini dovevano esprimersi su due referendum (contro la legge sugli stranieri e la revisione della legge sull’asilo) e un’iniziativa popolare.

La legge sugli stranieri impone delle regole più rigide per l’ingresso e il soggiorno di stranieri extra-europei in Svizzera. In primo piano sono messe le esigenze dell’economia svizzera.

La revisione della legge sull’asilo ha come obiettivo di limitare gli abusi e l’ingresso nel paese di “falsi rifugiati”. Il testo prevede un controllo più rigoroso dei documenti d’identità e l’esclusione dall’aiuto sociale dei richiedenti l’asilo la cui domanda è stata respinta.

L’iniziativa COSA chiedeva che i benefici della Banca nazionale servissero a finanziare l’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), invece che d’essere spartita tra i cantoni e la Confederazione.

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