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Lega Araba-Ue-Ua, no a odio religioso

(Keystone-ATS) Condanna dell’incitamento all’odio religioso, rispetto della libertà di espressione ma anche di tutti i profeti. È quanto afferma una nota congiunta di Lega araba, Unione africana (Ua), Ue e Conferenza islamica (Oic) che condanna i recenti atti di violenza e ribadisce l’impegno per misure internazionali anti-blasfemia.

“Siamo uniti nella convinzione della fondamentale importanza della libertà di religione e della tolleranza”, scrivono nella nota il segretario generale della Lega Nabil el Araby, l’alto rappresentante Ue per la Politica estera Catherine Ashton, il segretario dell’Oic Ekmeleddin Ihsanoglu e il responsabile Ua per la Pace e la sicurezza, Ramtane Lamamra, alla vigilia del venerdì di preghiera, che si teme possa rivedere lo scatenarsi di violenze contro le vignette pubblicate da Charlie Hebdo.

“L’angoscia provata dai musulmani per la produzione e la diffusione su Internet del film che insulta il Profeta e per atti simili è condivisa da tutti gli individui e le comunità che respingono l’uso della religione per alimentare la provocazione lo scontro e l’estremismo”.

“Sappiamo che il comportamento di piccoli gruppi non parla a nome delle comunità più estese, ma i danni che possono provocare possono essere considerevoli. Dobbiamo fare in modo che i recenti avvenimenti non minino la relazioni di fiducia e di rispetto che abbiamo costruito in tutti questi anni”, prosegue la nota congiunta.

“La comunità internazionale non può rimanere ostaggio di estremismi da ambo le parti”, scrivono i quattro leader condannando le violenze contro le sedi diplomatiche e le morti che hanno provocato. “Non si può rispondere ad un linguaggio offensivo con la violenze perchè questo crea solo una spirale di brutalità che danneggerà tutti”. “Deve prevalere la ragione e per questo chiediamo la fine della violenza dovunque si sia manifestata”.

Nella nota si fa appello alla moderazione e si ribadisce l’impegno per misure antiblasfemia anche nell’ambito della risoluzione Onu sui diritti umani. Nella nota si lancia anche un appello ai leader religiosi e spirituali a continuare a lanciare messaggi di dialogo. “L’unica risposta al buio dell’intolleranza e dell’ignoranza è la luce del rispetto reciproco, della tolleranza e del dialogo”, chiude la nota.

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