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Legge sui giochi in denaro: testa a testa tra favorevoli e contrari

Si profila un testa a testa per la legge sui giochi in denaro KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) A poco più di tre settimane dalle votazioni federali del 10 giugno si profila un testa a testa tra favorevoli e contrari alla legge sui giochi in denaro. L’iniziativa “Moneta intera” verrebbe, dal canto suo, respinta dal 54% degli interrogati.

Stando a un sondaggio pubblicato oggi da Tamedia sulla base di un campione di 9850 persone, i “sì” e i”no” ai giochi in denaro si situerebbero entrambi al 47%. Gli indecisi ammonterebbero al 6%. Gli oppositori hanno quindi perso terreno rispetto all’ultimo rilevamento demoscopico: i “no” si situavano allora al 53%.

L’opposizione è più marcata in seno ai simpatizzanti dei Verdi liberali (50%), del PLR (49%) e del PBD (48%). Al contrario, il “sì” è più pronunciato tra i simpatizzanti del PPD (58%), dei Verdi (56%) e del PS (48%).

Conflitto generazionale

Si profila pure un conflitto generazionale, con i 35-64 anni che fungono da arbitro. In effetti, gli ultra 65enni accetterebbero il testo con il 60%, mentre la fascia d’età tra i 18 e 34 anni la respingerebbe con il 54%.

La legge sui giochi in denaro – osteggiata da un referendum in particolare perché percepita dagli oppositori come una censura ad internet, visto che limiterà l’accesso al gioco online – vede la Romandia (56% di sì) e il Ticino favorevoli (49% contro 43%), mentre la Svizzera tedesca è contraria (50% di “no”).

“Moneta intera” respinta

Stando al sondaggio di Tamedia, l’iniziativa “Moneta intera” sarebbe respinta con il 54%, a fronte di un 39% di opinioni favorevoli, mentre il 7% è ancora indeciso. In questo caso i maggiori simpatizzanti si trovano in seno al PLR (68%), seguiti da quelli del PBD (64%) e dell’UDC (60%). Al contrario, l’iniziativa incassa il maggior sostegno tra i Verdi (65%) e il PS (47%).

La proposta di concedere solo alla Banca nazionale svizzera il privilegio di creare denaro trova parecchi fautori nella Svizzera latina: in Ticino e in Romandia si hanno pressoché il 50% di favorevoli e contrari, mentre nella Svizzera tedesca a farla da padrone è il “no”.

Il sondaggio è stato realizzato online tra il 14 e il 15 maggio in tutte le regioni linguistiche. I dati sono ponderati secondo criteri demografici, geografici e politici. Il margine d’errore si situa tra un +/- 1,5 punti percentuali.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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