Prospettive svizzere in 10 lingue

Migranti: nuova ondata da Libia, 4mila salvati, donna morta

Migranti tratti in salvo KEYSTONE/AP/BRAM JANSSEN sda-ats

(Keystone-ATS) Si riapre – dopo alcuni giorni di pausa – la rotta migratoria dalle coste libiche verso l’Italia.

Complici le favorevoli condizioni del mare, sono riprese in massa le partenze ed oggi la Guardia costiera italiana ha coordinato una quarantina di operazioni di soccorso, salvando 4mila persone. A bordo di uno dei gommoni, è stato rinvenuto il cadavere di una donna.

Agli interventi hanno partecipato, oltre ai mezzi della Guardia costiera, anche quelli della Marina Militare, di organizzazioni non governative e le unità navali inquadrate nel dispositivo EunavforMed. La Marina è intervenuta con le navi Vega, Spica, Aliseo, Driade e Margottini dell’operazione ‘Mare Sicuro’.

Con i soccorsi di oggi il totale dei migranti sbarcati nel 2016 sfonda il muro dei 60mila, attestandosi sui livelli registrati lo scorso anno. Sul fronte degli arrivi si registrava calma piatta dallo scorso 18 giugno; oggi l’improvvisa impennata, che non ha però colto di sorpresa il Viminale (ministero dell’Interno).

Le previsioni per la stagione estiva indicavano infatti da tempo che ci sarà un aumento delle partenze con barconi e gommoni fino a quando in Libia la situazione non si sarà stabilizzata. Ed è probabile che a fine anno saranno superati i 153mila arrivi registrati nel 2015.

Numeri record, poi per quanto riguarda l’accoglienza. Se lo scorso anno erano 104mila gli ospiti del sistema di strutture destinate agli stranieri, oggi si è superata quota 125mila. il grosso (91mila) si trova nelle strutture temporanee, seguite dai posti Sprar (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati, 20mila) e dai centri di accoglienza ed hotspot (13mila).

La Lombardia ha il maggior carico di accolti (13% del totale), seguita dalla Sicilia (11%), dal Veneto e dalla Campania (8%). Sono nigeriani i più numerosi tra gli sbarcati di quest’anno (16% del totale), seguiti da eritrei (13%) e gambiani (9%).

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR