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Nave Costa, sabato pompaggio carburante

(Keystone-ATS) Visti dalla motovedetta del Roan della Guardia di Finanza, che prende il mare da Giglio porto nel tardo pomeriggio, gli uomini della Smit Salvage sono puntini rossi e gialli sulla murata di sinistra di Costa Concordia. È il segnale che vanno avanti i lavori che preludono allo svuotamento dei bunker della nave naufragata il 13 gennaio, che inizierà sabato.

Undicesimo giorno dopo il naufragio di Costa Concordia. Il prefetto Franco Gabrielli, commissario delegato all’emergenza sull’isola del Giglio, tiene il briefing quotidiano. E ancora una volta elenca il numero dei dispersi, 22 dopo l’ultima identificazione di L. V., la donna siciliana che viaggiava con un’amica. Ci sono ancora sei persone da identificare, sette con l’ultimo corpo recuperato nel pomeriggio dopo che i palombari della Marina hanno aperto il varco nel ponte 3.

La bonifica della Concordia è la priorità. E quella chiazza di olio che si è allontanata dalla nave e che è stata avvistata verso Talamone è “già isolata dalle panne. Arpat e Ispra stanno facendo le analisi”. Perchè oltre a quelle 2.400 tonnellate di carburante che si trovano ancora nei bunker della nave, le unità d’intervento si preoccupano del ‘percolatò della nave. Ovvero di quella specie di acque nere determinate dalla putrescenza della cambusa che potrebbero fuoriuscire dalla nave. Concordia era appena partita e aveva la cambusa piena.

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